Bilancio regionale, Cgil Cisl Uil Piemonte: “No a tagli, recuperare risorse soprattutto su Politiche attive, Sanità e Scuola”

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L’8 marzo Cgil Cisl Uil Piemonte si sono incontrati con l’Assessore al Bilancio della Regione Piemonte Andrea Tronzano e il dirigente del settore regionale Giovanni Lepri per discutere del Bilancio regionale preventivo 2021, che prevede tagli in molti capitoli rispetto a quello del 2020. L‘Assessore ha giustificato tutto questo con il venir meno delle risorse utilizzate lo scorso anno – vedi Fin Piemonte, pari a 200 milioni – e 90 milioni derivanti dall’accensione di un mutuo istruito dalla precedente amministrazione, oltre a minori entrate visto la pandemia.

Cgil Cisl Uil hanno criticato questa decisione chiedendo alla Giunta Regionale, attraverso l’assessore al bilancio in primis, con l’intenzione di investire del problema il Consiglio Regionale, in sede di consultazione, a recuperare le risorse necessarie anche nel corso del dibattito sul bilancio di previsione e, successivamente, con altri provvedimenti di legge nel corso del 2021, come ad esempio si attua in altre regioni: fare il rendiconto nel corso del mese di luglio, immediatamente dopo l’assestamento, darebbe questa possibilità.

Occorre porre l’accento su diversi capitoli di spesa, dove sono investite molte risorse in più rispetto al 2020, risorse che potrebbero essere invece utilizzate per evitare ulteriori tagli in settori importanti. La pandemia purtroppo sta aumentando il numero dei cittadini che si stanno impoverendo, al di là della crisi che già aveva investito il Piemonte a partire dal 2008.

Per Cgil Cisl Uil Piemonte:

  • – Ci sono criticità sul taglio alle politiche attive, ancor di più in questa fase dove questa politica sarà fondamentale per tornare a parlare di ripresa ed
  • – In un momento di profondo ripensamento del Sistema Socio-Sanitario, dove inevitabilmente dovrà rivestire una rilevanza maggiore la “domiciliarità”, vanno potenziate e non ridotte le risorse destinate a questo settore, riportandole a quelle degli anni
  • – Si esprime netta contrarietà al taglio dei fondi alla scuola e alla ricerca, in quanto filiera importante non solo per la sua funzione classica, ma anche come elemento qualitativo di un sistema che guarda Sulla scuola si sono già presentati problemi nel corso del 2020: tagliare ancora nel 2021 è sbagliato, visto che è parere comune considerare la scuola la priorità, per evitare l’aumento delle disuguaglianze e il blocco dell’ascensore sociale. Per questa ragione servono nuovi investimenti per combattere le diseguaglianze, a partire dal diritto allo studio e per garantire l ‘accesso ai digital-device ed alla DAD per tutti.
  • – Si chiede che venga rivisto il taglio ai fondi, per sostenere politiche ed azioni contro la violenza alle
  • – E’ inopportuno per una Regione di confine come il Piemonte togliere le risorse destinate ad interventi sui movimenti
  • – Si chiede di aprire un tavolo tecnico di confronto, dove ragionare su una possibile revisione dell’attuale sistema di applicazione dell’addizionale IRPEF, finalizzato a realizzare una riduzione per le fasce basse ad intermedie di

Su tutto questo Cgil Cisl Uil Piemonte continueranno a seguire l’iter legislativo, organizzando, ove si rendesse necessario e pur prendendo atto dell’attuale situazione sanitaria, iniziative di sensibilizzazione in tal senso.

CGIL CISL UIL PIEMONTE

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