L’arrivederci di Sansone e l’elezione di Camerano a segretario generale regionale della Fim e di Bianchino e Tartaglia in segreteria.

Tanti i colleghi, i delegati e gli amici venuti a rendere omaggio ad Antonio Sansone che ha dato molto alla Fim e alla Cisl, ma che “ha soprattutto ricevuto tanto – come lui stesso ha spiegato nel suo saluto – nel corso di 30 anni di militanza, 8 dei quali da segretario generale della Fim regionale. Grazie di cuore a tutti per tutto quello che mi avete donato in questi anni. So di aver ricevuto davvero tanto”.
Prima di concludere il suo intervento, Sansone ha proposto come suo successore Tino Camerano che è stato eletto poco dopo dal Consiglio generale delle federazione con 36 voti su 38. Torinese, 53 anni, Camerano – che sarà affiancato in segreteria da Vito Bianchino della Fim Torino-Canavese e Gianluca Tartaglia della Fim Piemonte Orientale – guiderà una federazione che in regione raggruppa 15 mila iscritti e 700 delegati.

“Un nuovo mandato – spiega Tino Camerano, neo segretario della Fim Cisl Piemonte – è per me una responsabilità importante perché rappresenta la fiducia di tante persone. La fiducia è una cosa seria, non può e non deve essere tradita. Mi impegnerò per continuare il grande lavoro svolto da chi mi ha preceduto nel tempo e che ha contribuito a scrivere la grande storia della Fim. Sono davvero onorato di guidare la federazione regionale dei metalmeccanici Cisl”.

“Antonio – ha detto Ferraris – continuerà il suo impegno al servizio di persone fragili e in difficoltà, aprendo nuove frontiere, nuovi orizzonti per la Cisl e tutto il sindacato”. Il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli ha ricordato che “un vero sindacalista sa sempre da che parte stare. Noi siamo indipendenti, ma non indifferenti. La Fim Cisl è una organizzazione solidale, antirazzista e antifascista. Un sindacalista prende posizione, si schiera in nome dei suoi ideali e valori e della sua missione sociale”.
Rocco Zagaria