Il personale degli Ispettorati del Lavoro è in mobilitazione

mercoledì 2 Marzo 2022 / Focus

Il personale degli Ispettorati del lavoro ha aderito allo stato di agitazione nazionale proclamato da tutte le organizzazioni sindacali. Nei giorni a venire su tutto il territorio nazionale verranno organizzati dei presidi dove lavoratori e sindacati illustreranno le motivazioni del  contenzioso.

CGIL CISL e UIL comunicano che manifesteranno sotto la Prefettura di Asti il giorno 4 marzo 2022 dalle 10 alle 11 e chiedono di essere ricevuti da Sua Eccellenza il Prefetto per spiegare le ragioni della vertenza e consegnare il relativo documento.

Il personale degli Ispettorati del Lavoro del Piemonte è in mobilitazione, dopo che le sigle sindacali (CISL FP, FP CGIL, UIL PA, FLP , Confintesa, Confsal Unsa e USB) unitariamente a livello nazionale hanno proclamato lo stato di agitazione.

I 5 giorni di assemblea del personale dal 21 al 25 Febbraio sono state utili alla decisione di manifestare il 4 marzo 2022 sotto le Prefetture del Territorio Nazionale.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’esclusione dei dipendenti di INL (ed anche di ANPAL) dalla armonizzazione della indennità di amministrazione, prevista per il comparto ministeri, di cui l’INL fa parte integrante in quanto sorella minore delle Agenzie fiscali ed ente strumentale del Ministero del Lavoro.

CGIL CISL e UIL di Categoria avevano avvisato i Vertici dell’Ispettorato Nazionale del lavoro, paventando il pericolo di una interpretazione restrittiva ed errata, che avrebbe determinato l’ingiusta esclusione del personale dal meccanismo di armonizzazione delle indennità. Tali avvertimenti purtroppo, erano caduti nel vuoto ed ignorati dai vertici amministrativi.

A ciò si aggiunga un’altra assurda situazione denunciata in tempi non sospetti : i 4 obiettivi strategici previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) relativi alla lotta al sommerso il MEF, non hanno previsto alcun finanziamento. Su questo buco finanziario inspiegabile risulta anche recentemente presentata un’interrogazione parlamentare volta a chiarire l’assurda e paradossale vicenda.

Le ultime attribuzioni di competenza anche in tema di sicurezza, la necessità di riorganizzare i processi produttivi, la necessità di dotarsi di gestionali informatici, di garantire servizi online, l’obbligo di far fronte alle nuove migliaia di assunzione previste nella recente legge di Bilancio, richiedono un impegno serio del Governo, che non può contrastare il lavoro irregolare solo ammassando lavoratori nelle strutture preesistenti di INL senza alcun piano strategico, senza alcuna organizzazione e senza la dotazione dei minimi strumenti, di tutela del personale, digitali e formativi, per offrire agli utenti un servizio innovativo e professionale. Le professionalità non si improvvisano e devono essere formate in relazione agli specifici compiti che il personale deve poter svolgere all’interno degli uffici in maniera efficace ed efficiente. Il tempo dei “tuttologi” è ormai finito ed occorre specializzazione e competenza.

Le “distrazioni” del Governo sulla lotta al sommerso e le enormi disparità di trattamento con le altre amministrazioni la dicono lunga sulla serietà con la quale il Governo vuole affrontare le questioni sul tavolo e lasciano intravedere altre stagioni di chiacchiere a “costo zero” volte a sopire le menti sulle morti impropriamente dette bianche e dimenticare gli innumerevoli servizi alla cittadinanza che gli Ispettorati Territoriali del Lavoro del Piemonte dovrebbero fornire alla collettività. Il personale degli ITL del Piemonte, insieme al resto d’Italia, ormai esasperato e stanco, ha deciso di scendere in piazza per far conoscere alla popolazione cosa sta realmente succedendo al di la degli sbandierati proclami della politica.

 

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