Blutec Asti, sito industriale appetibile ed interessante, anche agli occhi di importanti imprenditori

lunedì 31 Maggio 2021 / Focus

Oggi si è tenuto un incontro in videoconferenza tra la Blutec Asti, rappresentata dai tre commissari Straordinari, Andrea F. Bucarelli, Giuseppe Glorioso e Fabrizio Grasso e le Organizzazioni Sindacali provinciali e nazionali di FIM FIOM e UILM. Dopo i diversi incontri al MISE in cui si è parlato del gruppo BLUTEC nella sua interezza, in questa occasione le parti hanno deciso di focalizzare il confronto sul solo sito astigiano.

I commissari hanno dichiarato che nel corso dell’amministrazione straordinaria l’unità Astigiana è cresciuta raggiungendo una attività produttiva soddisfacente, nonostante la gravità della pregressa situazione finanziaria e gestionale. Questo miglioramento ha fatto sì che la platea dei soggetti eventualmente interessati all’acquisizione della società si ampliasse fino ad individuarne tre di alto profilo industriale più altri collocabili in fascia secondaria.

Come già ribadito in altre occasioni, l’eventuale cessione potrà avvenire solo dopo l’approvazione, da parte del Ministero, del programma industriale che vede coinvolte tutte le business unit facenti parte del gruppo. L’azienda astigiana verrà ceduta al migliore offerente, ovvero a colui che sarà in grado di garantire non solo la piena occupazione, ma anche un piano di rilancio credibile e soprattutto funzionale al prolungamento delle attività produttive. Non è escluso che prima della cessione vera e propria si possa ricorrere a soluzioni transitorie come l’affitto di ramo d’azienda.

Da un punto di vista tecnico questa amministrazione straordinaria è molto complessa e a detta dei commissari vi sono solo pochi precedenti a cui fare riferimento.

Altro aspetto rilevante ai fini della vendita di Blutec Asti è il consenso di FCA all’operazione e di conseguenza alla futura partnership con chi rileverà la società; la ex FIAT attualmente rappresenta il maggior cliente della fabbrica astigiana.

Come ha fatto rilevare Salvatore Pafundi – segretario generale della FIM di Alessandria e Asti – in questi mesi lo stabilimento di Asti ha recuperato fatturato, competitività e capacità di resistere sul mercato nonostante le evidenti carenze strutturali e la pandemia; ciò a comprova di quanto già asserito in passato, ovvero che il sito di Asti possiede grandi potenzialità ancora da esprimere e che di fatto la rendono appetibile ed interessante anche agli occhi di compratori  importanti e strutturati.

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