“Trasmettere per essere fedeli a ciò che si è ricevuto”: Marcella Filippa presenta il suo libro “Tina Anselmi”

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Anselmi “Trasmettere per essere fedeli a ciò che si è ricevuto”: Marcella Filippa presenta il suo libro “Tina Anselmi”

Coraggio, coerenza, determinazione e rigore. Sono queste le parole che Bruna Tomasi Cont, Segretaria Regionale Cisl Piemonte, utilizza per tratteggiare il carattere di Tina Anselmi, nell’introduzione alla presentazione dell’omonimo libro scritto da Marcella Filippa per la collana “Italiane” di Maria Pacini Fazzi Editore.

Partigiana, sindacalista, deputata e prima donna ministro nella Storia della Repubblica italiana: sono tanti i profili che emergono nelle pagine di questa biografia che vuole essere anche un approfondimento della dimensione umana di una donna che si è impegnata fortemente per migliorare la condizione del genere femminile, ma che, come molte protagoniste dellla politica e del sindacato nel ‘900, non ha formato una propria famiglia. Ecco quindi emergere anche lati di soggettività e fragilità, che la rendono molto vicina alle donne del presente, ancora in lotta per la conciliazione dei tempi di lavoro e di vita: come per Tina, in molti casi anche oggi la via dell’emancipazione si porta dietro incomprensioni e solitudini.

Tanti aneddoti sono raccontati per avvicinare la figura dell’Anselmi al lettore: da quando sedicenne correva in bicicletta come staffetta partigiana, a quando Ministra subì tre attenati per non essersi piegata alla corruzione, dal ricordo delle figure che più hanno influenzato il suo carattere, la nonna Teresa Maria e l’insegnante Teresa Guidolin, al rapporto con altre donne di rilievo nel mondo politico quali Nilde Iotti e Tina Merlin.

Tutte le pagine sono pervase dalla riaffermazione dei valori della democrazia, della libertà del rispetto degli altri nonostante le differenze. La vita di Tina Anselmi è un esempio concreto di tali valori, forse il miglior modo per farne testimonianza e trasmetterli alle nuove generazioni.

Di lei vogliamo ricordare ancora il ruolo di Presidente della Commissione Parlamentare per la P2 (unica donna in mezzo a 40 uomini) e il forte europeismo: riconosceva infatti tre percorsi di emancipazione imprescindibili per l’Europa, ebrei, proletariato e donne.

Stefania Uberti

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