Ok-Gol di Susa: revocato lo sciopero di domani 12 aprile

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Ok-Gol a Susa Ok-Gol di Susa: revocato lo sciopero di domani 12 aprile

La sospensione è arrivata a tarda sera dopo la convocazione dell’azienda. “Mancata sicurezza e incertezza per il futuro” alla base dello scontento degli 80 lavoratori di OK-Gol 

“A seguito convocazione via e-mail delle ore 19,40 di un incontro sindacale da parte della Sitaf S.p.A con la partecipazione della propria Direzione Generale e della Direzione del Personale per le ore 10,00 di domani assumiamo responsabilmente la decisione di sospendere lo sciopero indetto per la giornata del 12 aprile dalle ore 06,00 alla Ok-Gol subordinandone la sua ripresa alla decisione dell’assemblea retribuita dei lavoratori che è indetta dalle ore 16,00 alle ore 18,00 di domani 12 aprile qualora il confronto non produca tangibili , concreti e positivi risultati attesi da tempo”. Con questa nota, diffusa in tarda serata dal segretario generale della Fit Cisl, Claudio Furfaro, viene sospeso la sciopero dei lavoratori dell’azienda autostradale di Susa.

La FIT Cisl Piemonte, dopo aver chiesto invano chiarimenti a Sitaf S.p.A ed  OK-Gol srl – che al momento è privata del suo vertice decisionale ed amministrativo per provvedimenti della Magistratura – sulla decisone di procedere alla nomina del nuovo organo amministrativo e alla mancata concessione dei diritti sindacali (Assemblea Sindacale ed Agibilità Sindacali) e un incontro al Prefetto di Torino, ha organizzato nel pomeriggio di martedì 10 aprile una assemblea di tutti i lavoratori. Unanime è stato il giudizio negativo sull’atteggiamento di Sitaf S.p.A che fino ad ora è stata testimone passivo della deriva della società di cui controlla il 100% del capitale.

Grande è il timore tra i lavoratori per la propria sicurezza personale.

Nell’ultimo mese i lavoratori della società Ok- Gol, che si occupa della segnaletica e del servizio antincendio dell’Autostrada Torino-Bardonecchia, non hanno mai variato il loro turno di lavoro (solo mattini, pomeriggi o magari effettuando solo notti), per sei giorni su sette, fino a 56 ore nella settimana, e spesso con presenza continuativa in servizio anche di 12 ore.

“Una situazione di deriva rispetto alle tutele in materia di sicurezza  – dichiara il segretario regionale della Fit Cisl, Claudio Furfaro – che coinvolge i lavoratori, ma anche chi transita sull’asse autostradale e al traforo perché proprio coloro che sarebbero chiamati a garantirla non operano in situazioni di sicurezza. Questi lavoratori svolgono funzioni da ausiliario della viabilità ed antincendio fianco a fianco con i colleghi direttamente dipendenti di Sitaf, ma anche con differenti condizioni di trattamento”.

Quale il futuro dei lavoratori di OK-Gol srl ?

A ciò si sono sommate voci ricorrenti di una volontà di dismissione dell’azienda Ok Gol srl da parte della Sitaf S.p.A, soggetto a controllo prevalentemente pubblico (Anas).

I lavoratori temono per il loro posto di lavoro e per il sostentamento delle loro famigliePersino una relazione ispettiva del Senato, dello scorso settembre, evidenzia molte criticità e chiede al Governo notizie sul futuro della società.

Un silenzio assordante.

Pare che venerdì 13 aprile si riunisca il Consiglio di Amministrazione di Sitaf S.p.A.

“Le decisioni, che saranno prese, se mai saranno prese, – chiede ad alta voce il segretario Furfaro della Fit – comprenderanno la tutela dei lavoratori o saranno sacrificati sull’altare di scelte che non mettono al primo posto le persone, ma i puri interessi economici societari? Che ne sarà di chi opera con contratti giornalieri, attraverso la somministrazione? Anch’essi sono lavoratori, anch’essi hanno reso possibile la viabilità autostradale da Torino alla Francia. Il contratto aziendale di ‘filiera autostradale’ deve essere mantenuto! Grande è la preoccupazione per la erogazione delle prossime retribuzioni! Parrebbe  che  le  firme sui conti correnti siano esclusive dell’amministratore unico che è sotto indagine della Magistratura. Attendiamo il tavolo di crisi chiesto al Prefetto e le risposte a queste domande che pesano sul futuro dei lavoratori”.

Rocco Zagaria

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