Protagonisti del cambiamento: l’Assemblea nazionale della Filca Cisl a Torino con Luigi Sbarra

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Protagonisti del cambiamento: l’Assemblea nazionale della Filca Cisl a Torino con Luigi Sbarra

Il sindacato più rappresentativo in edilizia (260 mila iscritti) ha tenuto la sua assise al Museo dell’Auto di Torino. La cronaca e i momenti salienti dell’Assemblea 

Un sindacato moderno, innovativo, fortemente radicato nel territorio, che ha la partecipazione, la contrattazione e il dialogo come suoi punti di forza. La Filca, il sindacato delle costruzioni della Cisl, è nata nel 1955. Da sempre la centralità della persona e il rafforzamento della qualità del lavoro rappresentano i pilastri della sua azione sindacale. Il 6 e 7 novembre la Filca-Cisl ha tenuto l’Assemblea Organizzativa a Torino, con lo sloganGuidiamo il cambiamento”. “La Filca – ha spiegato il segretario generale della Federazione, Enzo Pelle – è da sempre protagonista del settore delle costruzioni. Siamo una Federazione sempre più autorevole che sta dando un contributo determinante ai settori nei quali siamo impegnati, vale a dire edilizia, legno, cemento, laterizi e lapidei. Tante intuizioni, come il Durc o la Patente a punti, sono nate nella nostra categoria, che si è sempre contraddistinta per modernità, innovazione, senso di responsabilità. Il nostro principale obiettivo resta la qualità del lavoro, che vuol dire qualità del costruito, legalità e regolarità, dignità del lavoratore, sicurezza nei cantieri, qualificazione dell’intero settore: stazioni appaltanti, professionisti, imprese e lavoratori. Tra le ultime proposte che abbiamo lanciato – ha ricordato il segretario generale della Filca – ci sono il rafforzamento del sistema bilaterale; un modello per la rigenerazione urbana; la creazione di una figura istituzionale per garantire la sicurezza nei cantieri, visto che in media muore un edile ogni due giorni; un incentivo automatico per le aziende che investono in tecnologia. La modernizzazione del settore è sicuramente una priorità: negli appalti bisogna favorire la qualità contrattuale, al fine di far progredire il mondo del lavoro per realizzare quel modello virtuoso di spesa pubblica, che può dare interessanti risultati anche dal punto di vista della sostenibilità delle opere, che saranno sempre più complesse”, ha concluso Pelle.

L’Assemblea di Torino, alla quale hanno partecipato 400 persone provenienti da tutta Italia e i vertici della Cisl nazionale, il segretario generale Luigi Sbarra e la segretaria organizzativa Daniela Fumarola, è servita a mettere in campo strumenti e azioni per rafforzare ulteriormente l’attività sindacale: “La Filca è il primo sindacato in edilizia-industria – ha dichiarato il segretario organizzativo Ottavio De Luca – e questo primato ci responsabilizza ancora di più. I numeri raccontano meglio di ogni altra cosa la nostra forza: 10 contratti nazionali nei nostri settori; oltre 260 mila iscritti, dei quali più della metà nelle Casse edili; 122 sedi sul territorio nazionale e circa 500 tra dirigenti e operatori sindacali. I temi che abbiamo affrontato sono in particolare la riorganizzazione della Federazione, il proselitismo, la contrattazione, la comunicazione. Tutti i temi – ha spiegato De Luca – hanno come elemento comune i pilastri sui quali si fonda la nostra identità, la nostra azione. Uno è sicuramente ‘la persona al centro’. E poi la grande attenzione alle periferie, ai giovani, agli immigrati, alla tecnologia, alla partecipazione, alla qualità del lavoro in tutti i suoi aspetti. Sono i pilastri del nostro agire quotidiano e sono le sfide da vincere per essere ancora più forti, ancora più grandi, ancora più autorevoli, sempre più vicini ai lavoratori”, ha concluso il segretario organizzativo della Filca.

“Da questo appuntamento  – ha sottolineato la segretaria organizzativa della Cisl Daniela Fumarola, intervenuta ai lavori del primo giorno – viene fuori una federazione molto vivace, che cresce ogni anno ed è cresciuta moltissimo dal periodo del Covid in avanti. Sono numeri importanti, segno di una federazione vitale che riesce a parlare ai lavoratori, e riesce a farlo in un momento difficile. I lavoratori credono in questa federazione. Oggi celebriamo questo percorso, che vede circa 400 delegati partecipare e affrontare le questioni che servono per andare avanti e continuare questa crescita importante”. A fare gli onori di casa all’assemblea nazionale Filca il segretario generale Cisl Piemonte Luca Caretti e i segretari di Filca Cisl di Torino e Piemonte, Mario De Lellis e Massimiliano Campana.

Parlando della manovra economica del governo e dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil, il leader Sbarra, che ha incontrato i giornalisti a margine dell’Assemblea, ha detto: “Rispettiamo le decisioni degli altri ma in questa fase uno sciopero generale chiede ulteriori sacrifici ai lavoratori e rischia di trasferire tensioni e conflitto nelle imprese senza che queste abbiamo responsabilità’. Il giudizio della Cisl sulla manovra è articolato, vediamo molte luci e anche qualche ombra. Molte misure contenute nella legge di stabilità sono frutto delle proposte, delle sollecitazioni e delle rivendicazioni del sindacato, come il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle aliquote che sostengono i redditi medio bassi”. ”Per noi – ha proseguito Sbarra – è importante avere assicurato l’indicizzazione delle pensioni anche per il 2024, aver centrato l’obiettivo di portare a casa per la prima volta 8 miliardi per rinnovare i contratti del pubblico impiego e della sanità e aver acquisito quasi 1 miliardo per sostenere la famiglia e la natalità. Certo, poi ci sono alcune ombre, non condividiamo la stretta sulle pensioni, pensiamo che il governo debba fare di più per sbloccare le assunzioni di medici e infermieri, di personale socio sanitario, per investire sulla medicina territoriale di prossimità, per tagliare le liste di attesa, che si debba rafforzare la legge sulla non autosufficienza e che tutta l’impostazione della manovra debba collegarsi a una visione espansiva dell’economia per rilanciare crescita e investimenti”. ”La Cisl è già in campo da mesi nei luoghi di lavoro e sul territorio per una forte mobilitazione e lo sarà nelle prossime ore e nei prossimi giorni – ha assicurato infine Sbarra – ma lo facciamo con un profilo sindacale centrato sulla responsabilità, sul pragmatismo e sull’autonomia dalla politica, sul riformismo sociale sulla partecipazione sulla valorizzazione della contrattazione collettiva, sulla necessità di innovare le relazioni sindacali con una cultura partecipativa”. E in risposta al segretario della Cgil Landini ha dichiarato: ”Ieri Landini si è lasciato andare in qualche caduta di stile parlando di una Cisl un po’ subalterna ai governi. Se essere subalterni ai governi significa coltivare il valore dell’autonomia noi continuiamo a essere questo sindacato’. A Landini dico di tornare a vestire i panni del sindacalista e evitare di avventurarsi in ragionamenti tutti orientati al profilo politico e partitico”. La Cisl scenderà in piazza da sola, con una manifestazione nazionale, per cambiare la manovra del governo, sabato 25 novembre, in piazza SS. Apostoli, con inizio alle ore 10.

Rocco Zagaria

IL SALUTO DEL SEGRETARIO CISL PIEMONTE LUCA CARETTI

 

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