Michelin, accordo sul premio di risultato

Nazionale
michelin_gomme_stabilimento_cuneo_2 Michelin, accordo sul premio di risultato

Oltre 2mila euro, (per la precisione 2.322), di premio di risultato, ma anche Premio Gruppo Mondo e al Premio Covid; rafforzamento dei livelli occupazionali; passi in avanti significativi su salute, sicurezza e ambiente, formazione, appalti e smart working. Sono i punti di forza che caratterizzano l’ipotesi di accordo per il rinnovo del premio di risultato 2021/2023 della Michelin, sottoscritto in videoconferenza dai rappresentanti della multinazionale e dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, e che adesso passa al vaglio dei lavoratori. “L’intesa – scrivono i sindacati in una nota unitaria – prevede un premio di risultato di 2.322 euro al raggiungimento dei risultati prestabiliti. I lavoratori possono chiedere un acconto sul premio di 1.000 euro l’anno nella mensilità di luglio, e nel caso di destinazione volontaria di parte del premio in welfare contrattuale, fino a 1.400 euro, l’azienda aggiungerà il 30% dell’importo. Per il 2020 si è concordato che tutte le assenze per malattia avvenute nei mesi di marzo, aprile, maggio e ottobre, novembre e dicembre non saranno considerate ai fini della conservazione del posto”. L’accordo introduce altri due riconoscimenti economici: il premio Gruppo Mondo Michelin, utilizzando il premio unilaterale presenza di 2,58 euro giorno, che resterà in vigore per il solo personale somministrato, pari a 575 euro per dipendente di produzione e 2% della Ral per gli impiegati. E il Premio Covid, con l’elargizione di 300 euro una tantum a tutti i lavoratori, a cui si aggiungono 10 euro al giorno per ogni giorno di lavoro prestato fisicamente nei mesi di marzo, aprile e maggio. “L’accordo – spiegano ancora i sindacati – introduce un’assicurazione premorienza che riconosce 50.000 euro nel caso si verifichi l’evento per cause non dolose. Per quanto riguarda il Premio Fabbrica (anzianità), si è convenuto di congelarlo con importo fisso in busta paga”. Ottime notizie anche sul fronte occupazionale: l’intesa prevede l’ingresso di 90 somministrati (50 a Cuneo e 40 ad Alessandria), conferma almeno 162 stabilizzazioni/assunzioni, da somministrati a personale Michelin (100 a Cuneo, 50 ad Alessandria e 12 a Milano) e assicura 95 trasformazioni da part-time a full-time (70 a Cuneo e 25 ad Alessandria). Per il sito di Torino “è stato definito un accordo finalizzato all’investimento occupazionale entro aprile. Sul fronte salute, sicurezza e ambiente sono confermate le commissioni Covid di gestione congiunta della pandemia, con il rafforzamento del ruolo dell’Rls di gruppo. A livello di sito, inoltre, verranno concordati tra direzione e Rsu tutti i piani formativi, inclusi quelli rispondenti ai fabbisogni formativi emersi dai lavoratori della Michelin Italia. Infine sono stati annunciati incontri specifici con la finalità di definizione di un accordo quadro su appalti e su smart working valevoli per tutta la Michelin Italia”. L’accordo soddisfa in pieno i sindacati: “È la conferma che le buone relazioni industriali sono vincenti per affrontare congiuntamente il rilancio della Michelin Italia in una visione più ampia e strategica all’interno del Gruppo Michelin, passando da una occupazione buona e qualificata e riconoscendo il lavoro svolto da tutti i lavoratori per fare dell’azienda il punto di riferimento per l’Europa dell’ovest di questa importante multinazionale”.

Vanni Petrelli (Da Conquiste del Lavoro del 26 gennaio 2021)

Categoria: