Lavoro: sabato le tre manifestazioni di Cgil Cisl Uil a Torino, Firenze e Bari

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Ripartiamoinsieme Lavoro: sabato le tre manifestazioni di Cgil Cisl Uil a Torino, Firenze e Bari

“Ripartiamo, insieme. Con il lavoro, la coesione e la giustizia sociale per l’Italia di domani”: è questo lo slogan delle tre manifestazioni unitarie di Cgil,Cisl, Uil che si svolgeranno in contemporanea sabato 26 giugno dalle ore 10,30 a Torino, Firenze e Bari, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti Covid ancora in vigore. A Piazza Castello a Torino parlerà il Segretario Generale della Cgil, Maurizio Landini, a Firenze a Piazza Santa Croce il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Bari a Piazza della Libertà, il Segretario Generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Sono previsti anche gli interventi di sei delegati sindacali, in ciascuna delle tre piazze, in rappresentanza delle categorie dei lavoratori e dei pensionati. Le piazze dove si svolgeranno le manifestazioni saranno collegate tra loro virtualmente grazie a dei maxi schermi. I giornalisti avranno bisogno tutti di un accredito stampa per accedere all’area palco. Gli hashtag della giornata saranno #Ripartiamoinsieme, #CgilCislUil e #26giugno

La manifestazione di Torino, che si terrà in piazza Castello, vedrà la partecipazione di delegazioni provenienti dalle regioni del Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige.

 L’appuntamento in piazza è previsto per le ore 10.00.

Alle ore 10.30 inizieranno gli interventi dei delegati, 6 per piazza.

Alle ore 11.00 in collegamento su tutte le piazza parleranno i Segretari Generali delle tre confederazioni:

– ore 11.00 – 11.30 da Bari, Piazza della Libertà, Pier Paolo Bombardieri (Uil)

– ore 11.30 – 12.00 da Firenze, Piazza Santa Croce, Luigi Sbarra (Cisl)

– ore 12.00 – 12.30 da Torino, Piazza Castello, Maurizio Landini (Cgil).

Il nostro Paese sta vivendo una delicata fase di transizione. La crisi pandemica ha arrestato in parte la sua corsa, grazie anche alla campagna vaccinale in atto, ma a preoccuparci è soprattutto la ripresa economica che deve essere il faro per la massima coesione sociale, in grado di creare lavoro stabile e sicuro, a partire dai giovani, dalle donne e dal Mezzogiorno. Nel Decreto Sostegni non vi è contezza e condizione per affermare che ci siano i presupposti necessari a tutto ciò, non dimenticando che tale Decreto prevede la fine del blocco generalizzato dei licenziamenti dal 1° luglio p.v. e l’assenza di adeguate politiche industriali capaci di valorizzare a pieno gli investimenti e i contenuti del Pnrr.

Durante questi lunghi mesi di pandemia Cgil Cisl Uil hanno sempre avanzato proposte e chiesto con tenacia la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati. Tali azioni hanno trovato forte condivisione anche nella Conferenza Episcopale Italiana. La mobilitazione avviata nelle scorse settimane, sulla grave emergenza della sicurezza nei luoghi di lavoro, proseguita con il presidio del 28 maggio davanti alla sede del Parlamento, ha prodotto risultati parziali.

L’obiettivo primario è conquistare la proroga della moratoria sui licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, una riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive per il lavoro. È necessario ribadire con fermezza i contenuti della piattaforma unitaria su: lavoro, occupazione, coesione, sviluppo, fisco, pensioni, non autosufficienza, rinnovo dei contratti pubblici e privati, riforma pubblica amministrazione e scuola, della cultura e del turismo. È fondamentale, inoltre, che ci sia da parte delle istituzioni la volontà di attuare un piano serio ed efficace che sia in grado di utilizzare le risorse del Pnrr al fine di creare una stabile connessione tra investimenti e occupazione, coinvolgendo in maniera significativa con una governance partecipata e preventiva le Parti Sociali.

 

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