Frontalieri: Cisl Lombardia, Cisl Piemonte e Ocst siglano accordo per la tutela di circa 65 mila lavoratori

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frontalieri accordo a Milano vista Frontalieri: Cisl Lombardia, Cisl Piemonte e Ocst siglano accordo per la tutela di circa 65 mila lavoratori

Ogni giorno i lavoratori frontalieri della Lombardia e del Piemonte si recano a lavorare in Svizzera

Si rafforza la sinergia tra la Cisl e il sindacato svizzero a sostegno dei frontalieri. Cisl Lombardia, Cisl Piemonte e Organizzazione cristiano sociale ticinese (Ocst) hanno siglato questa mattina presso la sede regionale Cisl di via Vida, a Milano, l’Accordo di cooperazione a tutela dei lavoratori frontalieri. Sono oltre 65.000 i frontalieri che ogni giorno dalla Lombardia e dal Piemonte si recano a lavorare in Svizzera.
Le tre organizzazioni sindacali collaborano dagli anni ’60 per la difesa e la promozione degli interessi dei lavoratori frontalieri e delle loro famiglie. Con l’intesa siglata oggi, Ocst e Cisl regionali ribadiscono l’impegno a rafforzare la collaborazione e ad estenderla territorialmente e nei servizi. “Rinnoviamo oggi una storica partnership con l’organizzazione cristiano sociale ticinese – ha sottolineato il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci – per dare nuova rappresentanza e ancora maggiori tutele e servizi ai lavoratori e alle lavoratrici frontalieri, guardando all’unità e alla solidarietà di tutti i lavoratori nella casa comune europea”.

Cisl Lombardia e Cisl Piemonte garantiranno ai frontalieri attivi associati a Ocst tutti i propri servizi, dall’assistenza fiscale ai patronati. Le due Cisl regionali si rendono inoltre disponibili a mettere a disposizione di Ocst, con modalità da definire separatamente, le sedi sindacali delle zone di frontiera allo scopo di offrire ulteriori servizi ai frontalieri.
“Questa convenzione è per noi molto importante, sia perché garantisce ai nostri associati i servizi della Cisl che diventano sempre più centrali per i lavoratori, sia perché ci permette di incidere in Italia sul piano politico e sociale a favore dei frontalieri – ha commentato Renato Ricciardi, segretario cantonale Ocst -. La sinergia tra Cisl e Ocst ha infatti prodotto risultati positivi negli ultimi anni, tramite la promozione di leggi specifiche sui frontalieri e la rappresentanza nei tavoli di lavoro provinciali, regionali e nazionali”.
La collaborazione tra i due sindacati non sarà più limitata alle sole province di confine, ma si amplia a tutta l’area delle due regioni, Piemonte e Lombardia. Un accordo, quello siglato oggi, che come ha sottolineato il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, “assume le diversità nazionali come una ricchezza ed un’opportunità per crescere e prosperare insieme e si inserisce nella strategia internazionale della Cisl, tesa ad ampliare le tutele oltre i nostri confini, in un’ottica europea”.

“L’intesa è importante perché rinforza la collaborazione ormai consolidata, inserendo elementi che permettono di guardare in prospettiva alla crescita delle due organizzazioni sindacali – sottolinea Luca Caretti, segretario generale Cisl Piemonte Orientale -. Ma lo è anche perché, a fronte delle tensioni manifestatesi negli ultimi anni nel Canton Ticino, rafforza gli anticorpi contro le logiche di rottura ed esclusione”.

Con l’intesa, Cisl Piemonte e Cisl Lombardia si impegnano a rappresentare congiuntamente i lavoratori frontalieri nei confronti delle istanze italiane a livello provinciale, regionale e nazionale.

Stefania Oliveri (Ufficio Stampa Cisl Lombardia)

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