Festival di Sanremo, Cgil Cisl Uil Piemonte: “La violenza contro le donne si combatte con consapevolezza e crescita culturale”

Attualità
Festiva di Sanremo 2020 teatro-ariston Festival di Sanremo, Cgil Cisl Uil Piemonte: “La violenza contro le donne si combatte con  consapevolezza e crescita culturale”

Dopo la netta presa di posizione di Cgil Cisl Uil nazionali anche le responsabili regionali dei Coordinamenti Politiche di Genere di Cgil Cisl Uil Piemonte condannano i testi sessisti e violenti del trapper Junior Cally, la cui presenza in gara al prossimo Festival di Sanremo, è ancora al vaglio della Rai.
“Ci uniamo al coro di proteste di tantissime donne – spiegano le segretarie regionali di Cgil Cisl Uil Piemonte, con delega alle Politiche di Genere, Monica Iviglia, Bruna Tomasi Cont e Teresa Cianciotta – che si sentono profondamente offese sia dai messaggi violenti e a forte contenuto sessista, veicolati attraverso testi di canzoni, sia dall’atteggiamento della Rai che, per il ruolo di garante del servizio pubblico, oltre a promuovere la crescita culturale e sociale del Paese dovrebbe assicurare il rispetto della dignità delle persone, con l’obiettivo di costruire un Paese migliore”.

Per Cgil Cisl Uil Piemonte, leggerezza e irresponsabilità poco si conciliano con lo sforzo enorme compiuto, in questi anni, da istituzioni, associazioni e movimenti per combattere fenomeni come il femminicidio e la violenza sulle donne. Una battaglia di civiltà importante che non può essere messa in discussione da presunte licenze artistiche e da messaggi fuorvianti e sbagliati.
“Non possiamo permetterci – concludono le segretarie Iviglia, Tomasi Cont e Cianciotta – nessun passo indietro. Anche il primo Rapporto del Grevio, il Gruppo di esperti della Commissione europea sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, pubblicato lo scorso 13 gennaio, pur riconoscendo all’Italia importanti progressi, invita il nostro Paese a fare di più e meglio per combattere e sconfiggere il fenomeno della violenza sulle donne. Più che all’Europa lo dobbiamo a noi stessi”.

Categoria: