FCA, Uliano (Fim): ai lavoratori 307 euro mensili e 1.230 euro di premio annuo, più investimenti e lavoro

Industria
FCA, Uliano (Fim): ai lavoratori 307 euro mensili e 1.230 euro di premio annuo, più investimenti e lavoro

Il segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano interviene su Fca in Italia. “”Grazie alla nostra azione contrattuale in FCA – dichiara Uliano – abbiamo portato investimenti, lavoro e rinnovato il contratto e ridato una prospettiva all’intero settore dell’automotive nel nostro Paese. Questo ha significato salvare gli stabilimenti italiani e l’occupazione, quando nessuno ci credeva, portando la produzione dalle 595.000 vetture (considerando anche Fiat Professional) del 2013 ad oltre 1 milione del 2016. Tutto questo ha permesso, non solo la riduzione dell’uso della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà (da 40% nel 2012-2013 a meno del 8 % nel 2016), ma anche l’assunzione di oltre 3 mila lavoratori a tempo indeterminato nel 2015 e altri 1200 in corso di assunzione nel sito di Cassino per il progetto Alfa Romeo””. Uliano dice anche che “l’unica cosa di cui è stata capace la Fiom in questi anni è stata quella di aver portato FCA fuori dal contratto di Federmeccanica con le proprie azioni giudiziarie di contrasto agli accordi di Pomigliano e Mirafiori, grazie ai quali, noi invece abbiamo ridato un futuro ai lavoratori di FCA in Italia”.

E conlcude: “Se avessimo seguito la Fiom con i contratti non fatti dal 2001 ad oggi, l’AD di FCA Marchione avrebbe risparmiato oltre 5.191 euro annui per dipendente (307 euro mensili + 1200 euro di premio annuo). Le critiche della Fiom sul fronte salariale sono quindi puramente strumentali. Bisognerebbe infatti chiederle quali sono i risultati salariali che ha portato lei ai lavoratori FCA con i contratti mai fatti? E ancora, in che modo hanno contribuito a rimettere in moto gli stabilimenti italiani creando occupazione e lavoro? Risposte che cadrebbero sicuramente nel vuoto dell’inconsistenza contrattuale di questi anni, riempita solo dalla sovraesposizione mediatica.
Noi i contratti li abbiamo fatti: sia in Federmeccanica che in FCA perché riteniamo che un sindacato che fa sindacato deve fare i contratti e non altro. Nell’ultimo sottoscritto del 2015 con FCA abbiamo scelto la strada degli aumenti non collegati alla sola inflazione (che avrebbe portato non più di 90 € annui lordi), ma collegati ai risultati, e questo ha permesso erogazione media di 1230 euro annui su un III livello”.

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