“Esserci per cambiare: il terziario in Piemonte con le persone, nel territorio”, il II congresso della Fist Cisl Piemonte

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“Esserci per cambiare: il terziario in Piemonte con le persone, nel territorio”, il II congresso della Fist Cisl Piemonte

“Esserci per cambiare – il terziario in Piemonte con le persone, nel territorio”: questo lo slogan della seconda assise congressuale della First Cisl Piemonte, la federazione italiana sindacati terziario che coordina i sindacati di seconda affiliazione Fisascat e Felsa, svolta oggi, lunedì 24 gennaio, all’hotel Al Mulino, a San Michele di Alessandria.

Al congresso hanno partecipato 93 delegati, in rappresentanza degli oltre 24mila associati, e i segretari generali di Fist nazionale e Cisl Piemonte, Davide Guarini (collegato in videoconferenza) e Alessio Ferraris.

“La Federazione è nata – ha detto il segretario generale Cristiano Montagnini nella relazione che ha aperto il congresso – da un’importante e significativa sintesi tra Fisascat e Felsa. Due categorie, con molte affinità, che si sono parlate, che hanno discusso e che da un po’ di anni a questa parte hanno unito le loro rispettive esperienze dando vita a questa nuova realtà cislina. Pertanto, questo nostro congresso non vuole e non deve essere vissuto come un evento celebrativo, ma deve essere considerato come un momento di discussione, di riflessione e di partecipazione alla nostra attività sindacale”.

Alla Fist è affidato il compito di stabilire gli indirizzi generali delle politiche contrattuali e di rappresentanza da attuare per la promozione e la realizzazione del welfare contrattuale e della bilateralità, per lo sviluppo di politiche previdenziali integrative, oltre che per l’avvio di percorsi di formazione professionale finalizzati a favorire l’occupabilità. Un cammino quello intrapreso da Fist per tutelare il lavoro dipendente e atipico e dare ancora più voce e rappresentanza al lavoro “standard”, atipico, somministrato e autonomo.

“Credo sia utile – ha detto il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris  intervenendo all’assise congressuale Fist – riprendere quanto prima in casa nostra il tema degli accorpamenti, scegliendo con cura i settori contrattuali da mettere insieme. La Fist, che rappresenta un mercato del lavoro complicato e variegato, ha dimostrato di saper rappresentare una ampia fascia di giovani che non hanno voce, che non hanno diritti e tutele, facendoli diventare protagonisti e parte attiva della nostra organizzazione sindacale”.

Nelle sue conclusioni il segretario generale Fist, Davide Guarini, ha fatto il punto sull’intesa attività svolta dalla federazione negli ultimi 5 anni, in modo particolare su temi di interesse comune alle due federazioni come il welfare, la bilateralità e la formazione. “Dobbiamo lavorare di più – ha spiegato Guarini – sulle politiche della formazione, le politiche di welfare e previdenza, valorizzando quella complementare e mettendo così in campo le giuste garanzie per i giovani. Il progetto Fist, iniziato 8 anni fa, va coltivato e rimodulato, nel rispetto della storia di ciascuna federazione, perché sempre di più il sindacato deve rispondere meglio alle esigenze di chi rappresenta. Il progetto di federazione deve essere quindi aggiornato con l’obiettivo di stare sempre al passo con i tempi e i grandi cambiamenti sociali ed economici”.

Guarini ha anche annunciato che il congresso della federazione nazionale, che oggi conta circa 450mila iscritti, si svolgerà a Rimini dal 27 al 29 aprile 2022. Il congresso regionale della Fist ha poi eletto il consiglio generale, composto da 55 componenti che ha deliberato all’unanimità di eleggere in una fase successiva la nuova segreteria regionale.

Rocco Zagaria   

 

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