I “mille volti della violenza” nel convegno Cisl sulle discriminazioni e i maltrattamenti

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I mille volti della violenza nel convegno Cisl sulle discriminazioni e i maltrattamenti a donne e minori per richiamare ancora una volta l’attenzione su questioni irrisolte che riguardano in modo particolare l’universo femminile. Parliamo di contrasto alla violenza in tutte le sue espressioni, di diritto allo studio, parità di salario, occupazione e varie forme di sfruttamento e discriminazione. Questo il senso del convegno promosso dalla Cisl Piemonte che ha riunito, nella sede Cisl di via Sant’Anselmo, a Torino, sindacato, istituzioni ed esperti.
“Per sconfiggere la violenza é importante credere nelle possibilità della parola insieme: solo collaborando in sinergia, sindacato, istituzioni, associazioni ed enti del territorio potranno mettere in campo attività di sostegno, sensibilizzazione e formazione utili a fermare questo fenomeno”. Così la segretaria regionale Cisl, Bruna Tomasi Cont, ha aperto i lavori dell’iniziativa che ha visto la partecipazione di Monica Cerruti, assessora regionale, con delega alle Pari Opportunità, ai Diritti civili e Immigrazione, Chiara Cerrato segretaria generale aggiunta Cisl Scuola Alessandria Asti e Consigliera di parità della provincia di Asti, Antonella Caprioglio della Direzione Coesione sociale della Regione Piemonte, Giovanni Ghibaldi dell’associazione Dafne, Fabrizio Volpato e Loredana Barenato del Nucleo di prossimità della Polizia comunale di Torino.

Nel suo saluto iniziale, il segretario generale Cisl Piemonte Alessio Ferraris ha sottolineato l’impegno contro la violenza su tutti i fronti, a partire da quella sui luoghi di lavoro che troppo spesso nasce dalla disuguaglianza: “E’ una questione culturale, ma anche legislativa, perché ci sono ancora carenze sia sul piano della prevenzione che su quello sanzionatorio. A livello regionale, con Cgil e Uil, nel gennaio 2016, abbiamo sottoscritto un accordo quadro con Confindustria che recepisce quello europeo e si impegna soprattutto per il reinserimento socio-lavorativo delle vittime di reato”.

A moderare gli interventi è stata Cinzia Pietrosanto, coordinatrice di genere Cisl Piemonte che ha successivamente dato la parola all’Assessora Regionale Monica Cerutti. L’esponente della Giunta Chiamparino ha richiamato la legge regionale n.4 del 2016 per la prevenzione e il contrasto della violenza, sottolineandone i due principali obiettivi: dare continuità (in particolare a supporto dei centri anti-violenza) e mettere a sistema l’azione, fungendo da legge quadro: “C’è un piano triennale per l’attuazione della legge per definire l’impiego delle risorse stanziate dalla Regione e integrate da fondi nazionali nella direzione della formazione, dell’autonomia abitativa e dell’inserimento socio-lavorativo. Molto poco utilizzati finora risultano i congedi lavorativi per chi denuncia: è un problema di scarsa informazione o di privacy? C’è ancora molto da lavorare”. Cerutti ha ricordato anche che domani, il 21 marzo è la “Giornata contro il razzismo”, altra forma di violenza da combattere anche con la legge di promozione della cittadinanza presentata oggi alla Giunta regionale.

Il segretario regionale Cisl, Sergio Melis, nel presentare il libro di Chiara Cerrato, presente come relatrice all’iniziativa, “Favole senza lupo”, ha affermato che “il ricavato della pubblicazione andrà a finanziare il restauro di Cascina Graziella, bene confiscato alle mafie e destinato alle vittime di violenza e dipendenze di Moncalvo, in provincia di Asti, in collaborazione con l’Associazione Rinascita che è affidataria del bene e che con Libera porta avanti il progetto di recupero e riuso sociale”. Cerrato, che ha realizzato il Progetto “Io non voglio avere paura”, insignito della medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica, onorevole Napolitano, ha parlato invece della sua esperienza di consigliera di parità e di insegnante nelle scuole dove porta avanti da tempo e con risultati lusinghieri progetti contro il fenomeno del bullismo. La dirigente Cisl, che ha anche illustrato alcune buone pratiche e le campagne promosse nel suo territorio, ha invitato tutti a “Uscire dalla nebbia e a fare di più, anche come sindacato, nella lotta al bullismo e alle violenza sulle donne e i minori”.

L’importanza di non lasciare sole le vittime di violenza, bisognose di sostegno psicologico e morale, è stata ribadita da Giovanni Ghibaldi dell’associazione Dafne. Ghibaldi ha evidenziato l’aumento del numero di persone vittime di reato, che nel periodo 2008-2015, ha superato abbondantemente la soglia dei 1.400 casi, di cui 300 solo nell’ultimo anno e in stragrande maggioranza donne (254). La fascia di età più colpita è quella tra i 41 e i 50 anni, con 400 casi, seguita dalla fascia di età tra i 31 e i 40 anni, con 373. Fabrizio Volpato e Loredana Barenato del Nucleo di prossimità della Polizia comunale di Torino hanno insistito, infine, sulla necessità di “fare rete e attivare una buona comunicazione tra le autorità competenti e preposte alla tutela delle vittime di violenza e di abuso. Non solo giustizia, quindi, ma ascolto, sostegno e protezione”. Questa rete è formata, oltre che dall’autorità Giudiziaria, da Servizi Sociali, Asl, Associazioni di volontariato, assistenza legale e Nucleo di prossimità. Al termine dei lavori, Carla Giomo della federazione Cisl Poste ha illustrato il progetto nazionale del Coordinamento donne della Cisl nazionale: “Usciamo dall’ombra”.

Stefania Uberti e Rocco Zagaria

 

 

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