Il lavoro che cambia e il Sindacato di domani: la Felsa Cisl dedica un evento ai vent’anni del lavoro in somministrazione

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Sostegni ai lavoratori Il lavoro che cambia e il Sindacato di domani: la Felsa Cisl dedica un evento ai vent’anni del lavoro in somministrazione
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L’evento organizzato dalla Felsa nazionale si è svolto al Parlamentino del Cnel a Roma

Quando si fa un percorso, insieme, e’ utile fermarsi un attimo e guardare alle proprie spalle, per vedere la strada fatta e gettare lo sguardo all’orizzonte, verso i prossimi traguardi.
Lo abbiamo fatto il 5 giugno, nella sala Parlamentino del Cnel a Roma, grazie all’iniziativa promossa dalla Felsa Cisl nazionale dal titolo “20 anni di contrattazione e rappresentanza dei lavoratori somministrati”.
Era appunto il 1998 quando venne firmato il primo CCNL a tutela dei lavoratoratori in somministrazione, dipendenti dalle Agenzie per il lavoro.
Da allora, passo dopo passo, grazie alla contrattazione tra le parti sono stati tanti i ‘mattoni’ posti per costruire le basi di una flessibilita’ accompagnata da una rete di tutele ad hoc, a sostegno di coloro che hanno un percorso lavorativo discontinuo. Percorso che ovviamente dovrà proseguire con altri passi importanti: 

Una parte della squadra Felsa Piemonte all’evento organizzato a Roma

Dobbiamo pensare al concetto di somministrazione di lavoro anche come esercizio virtuoso di flexicurity, anche se ovviamente non mancano i problemi come missioni brevi e reiterate, costruire una formazione più mirata alle reali esigenze di ogni singolo territorio e dedicare maggiore attenzione al placement”, ricorda Alessandro Lotti, Segretario generale Felsa Piemonte.
Parallelamente, in tutti questi anni, ha preso vita anche un Sindacato, la Felsa, nato proprio per dare voce e rappresentanza a lavoratori spesso ‘invisibili’, un Sindacato in continua evoluzione, come il mondo che ci circonda.

“Uno dei frutti piu’ importanti di questo percorso sono i nostri delegati, un patrimonio da rafforzare”, ha detto Mattia Pirulli, segretario generale Felsa.
Ha poi affermato Annamaria Furlan, leader Cisl: “La Felsa è una Federazione di categoria che per la Cisl rappresenta un vero e proprio incubatore di idee e di giovani sindacalisti”.

Il dibattito ha visto il contributo del Prof. Tiziano Treu, Presidente del CNEL, del Prof. Emmanuele Massagli, Presidente di Adapt e del Prof. Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidierieta’ che ha realizzato e presentato  una ricerca molto interessante sul mondo del lavoro che cambia “secondo dopo secondo”, portanto l’attenzione anche sul tema dei nuovi lavori on demand,  conosciuta anche col nome di “gig economy“, che vede come protagonisti lavoratori che prestano la propria opera in base alle richieste mediate da appostite piattaforme o app (come Foodora, Deliveroo…), ed a cui la Felsa Cisl sta dedicando particolare attenzione (-> vai al nostro focus per saperne di più sul mondo della gig economy).

Giovani in transizione e la compagnia che serve al lavoro…

Un mix di momenti della giornata

Il lavoro di ricerca del prof. Vittadini, lanciato ufficialmente in occasione del nostro Congresso a maggio 2017, intende fare luce sul ruolo del Sindacato nel nuovo mercato del lavoro, partendo dal “caso” Felsa.

E’ evidente che il lavoro è cambiato: nella forma, nel contratto, nella durata e a fronte di ciò è emerso anche un nuovo modo di fare Sindacato “fatto di accompagnamento del lavoratore nelle varie fasi delle transizioni lavorative, aggregazioni di giovani e precari disorientati e sfiduciati da un lavoro non stabile e continuamente mutevole, di consolidamento di un welfare contrattuale e creazione di nuovi modelli di rappresentanza come dimostra l’evoluzione del sistema della somministrazione”.

Nell’operato di Felsa Cisl, in particolare, ciò che sta riscontrando grande successo è un approccio personalizzato, a partire dal dialogo e dal confronto, innanzitutto umano, con il lavoratore. Un modo flessibile – afferma il professore –  aperto alla gestione di situazioni impreviste con proposte innovative e con posizioni non ideologiche. Anche gli strumenti messi in campo sono variegati: certamente c’è la trattativa sindacale con datori di lavoro che, soprattutto nel caso di multinazionali, sono spesso restii anche solo a sedersi con i sindacati. Ma fondamentali sono anche la proposta di percorsi formativi per la riqualificazione, per l’orientamento, per l’informazione sul ginepraio dei vari contratti”. Queste riflessioni rispecchiano l’esperienza degli Sportelli per l’Acccompagnamento al Lavoro promossi dalla Felsa a livello nazionale ed anche in Piemonte, insieme ai progetti di orientamento al lavoro promossi dalla Cisl sul territorio.

-> L’editoriale del Prof. Vittadini con sintesi e riflessioni sui risultati della ricerca

La Felsa Piemonte ringrazia i relatori  e gli organizzatori del convegno, insieme a tutte le colleghe e colleghi della Felsa, una vera squadra, per averci accompagnato lungo la strada percorsa fino ad oggi e per il cammino e le tante sfide che ancora ci attendono.

P.Toriggia

Per approfondire:

-> Lo speciale sull’evento promosso il 5 giugno dalla Felsa nazionale

->  Vai alla galleria fotografica della giornata

-> Le sfide della flexicurity (intervento Felsa Piemonte a dibattito organizzato il 30 maggio a Torino )

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