Convegno Cisl Fp, il segretario Melis: “Un Cda partecipato anche per Apl con la presenza del sindacato”

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Convegno Cisl Fp, il segretario Melis: “Un Cda partecipato anche per Apl con la presenza del sindacato”

Calano i disoccupati negli ultimi 4 anni ma resta ampia la fetta degli “inattivi”. L’incontro promosso della Cisl Fp: ” >Opportunità in movimento – Quali politiche attive per il futuro?”.

Calano i disoccupati in Piemonte, dal 2019 al 2022, ma resta ampia la fascia dei cosiddetti inattivi, ovvero delle persone che da circa cinque anni risultano ancora disoccupate nonostante risultino iscritte ai Centri per l’Impiego. E se il mercato del lavoro, dopo lo stop del Covid, pare in rialzo, resta difficile per alcune persone inserirsi velocemente nel mondo del lavoro: ad essere svantaggiate, in particolare, sono coloro che hanno un grado di istruzione basso, e le donne, che paradossalmente sono ancora più “penalizzate” se hanno un titolo di studio medio alto.

Sono alcuni dei temi dei quali si è discusso oggi, alla Fabbrica delle E, al convegno promosso da Cisl Fp Piemonte “>Opportunità in movimento – Quali politiche attive per il futuro?”.
La Cisl Fp Piemonte ha organizzato l’incontro per mettere a confronto tutti gli attori del sistema lavoro piemontese con l’obiettivo di sollevare una discussione sulle politiche del lavoro, che sembra ad oggi limitata al ristretto circuito degli esperti. Una visione nuova, quella della Cisl Funzione pubblica, che mira a creare la necessaria partecipazione dei vari soggetti (anche sociali) presenti sui territori, affinché vi siano le precise condizioni e sinergie per rendere ancora più efficaci le politiche del lavoro, soprattutto quelle attive.

Durante l’incontro, al quale hanno partecipato anche, tra gli altri, l’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino, la direttrice Apl Federica Deyme, il professore di sociologia dell’Università di Torino Roberto Di Monaco, il presidente Forma Piemonte Matteo Faggioni, il senior consultant in Ranstad HR Solutions-Risesmart Roberto Visetti, sono emersi alcuni dati sulla disoccupazione in Piemonte e sui servizi forniti dai Centri per l’impiego.

In particolare, dai dati illustrati dal settore Monitoraggio, studi e ricerche dell’Agenzia Piemonte Lavoro tra il 2018 e il 2022, emerge che, analizzando il flusso in entrata dei disoccupati amministrativi (sono coloro che firmano la Did, ovvero la Dichiarazione di immediata disponibilità e che quindi sono alla ricerca attiva del lavoro, ndr) su base annua, dal 2019 – ultimo anno di riferimento considerato utile, visto che il 2020 e il 2021 non sarebbero rappresentativi a causa del Covid – al 2022, c’è stato un calo dei disoccupati in Piemonte del 14,8 percento.
Nel 2018 i disoccupati amministrativi erano 182.737. Nel 2019 salivano a 223.379. Nel 2020 c’è stato un calo (dovuto anche al Covid) e sono scesi a 176.822, per risalire nel 2021 (a 185.755) e nel 2022 (a 190.389), in concomitanza con la ripresa del mercato del lavoro. Il calo del flusso in entrata dei disoccupati amministrativi è stato dunque, nel 2021 rispetto al 2019 di – 37.624 (-16.8 %). Mentre il calo 2022 rispetto al 2019 è di -32.990 (- 14,8 %).

Se si analizzano le classi di età per genere, nel flusso dei disoccupati amministrativi negli anni tra il 2018 e il 2022, emerge che rispetto al 2019, nel 2022 i disoccupati amministrativi sono in calo: – 24,4 % i maschi, e – 9,4 % le femmine. Nel 2022 sono prevalentemente giovani. Rispetto al 2019, è inoltre in aumento il numero delle donne immigrate che cercano lavoro.

Il carico dei Centri per l’impiego in questi ultimi cinque anni è progressivamente aumentato.I centri piemontesi hanno erogato servizi, nel 2022, per 223.529 persone, erogando complessivamente 943.148 attività. I Centri per l’impiego hanno offerto 67.961 attività a 17.789 aziende. Tra i servizi svolti: informazione, accoglienza o presa in carico della persona, orientamento professionale, consulenza orientativa, accompagnamento al lavoro, incontro domanda offerta e progetti specifici.

Al 31 dicembre 2022, su 48.518 persone “profilate” con Patti di attivazione, il 45,8 percento è stato orientato verso la formazione. Mentre il 51,5 percento è risultato occupabile. Le caratteristiche delle persone che seguono percorsi di formazione e che sono state inserite nella misura Gol fino al 31 dicembre 2022 sono: il 58,5 percento donne e il 41,5 percento maschi. Il 28,7 percento ha meno di 29 anni. Il 18,4 percento ne ha più di 55. Il 77 percento delle persone è di nazionalità italiana, il 7,3 percento è di un paese dell’Unione europea, il 15,7 percento arriva da un paese extra Ue. Il 48,9 percento ha la licenza media. Il 41 percento il diploma e il 10,1 percento un titolo di studio che va oltre il diploma.

C’è poi il tema della discontinuità lavorativa, che pone alcuni temi di riflessione.
Tra il 2018 e il 2002 sono state 592.247 le persone che hanno registrato almeno un giorno di disoccupazione con un patto di servizio firmato. Di queste, 338.552 (57,2 %) hanno perso lo stato di disoccupazione entro il 31 dicembre 2022.
Mentre le restanti 253.695 persone (il 42,8 % del totale) al 31 dicembre 2022 risultano ancora disoccupate. Si può ipotizzare che una parte di queste siano studenti, e che quindi figurino in questa categoria pur non cercando attivamente lavoro. Altre persone invece – si stima 53mila circa – hanno vissuto (o vivono?) con il reddito di cittadinanza. Una percentuale, quest’ultima, che si attesterebbe oltre il 20 percento circa, secondo i dati Apl più recenti (al 31 dicembre 2022).

Concludendo il convegno il segretario generale Cisl Fp Piemonte, Sergio Melis, ha dichiarato: “Come Cisl Fp proponiamo l’istituzione di un Consiglio d’amministrazione per Apl così come esiste già negli enti strumentali. Un cda partecipato, con la presenza del sindacato per dare attuazione all’art. 46 della costituzione. E poi un Osservatorio partecipato dalle realtà che operano per le politiche attive, con l’ausilio dell’Università, per mettere in comune dati, analisi, studi e riuscire a costruire prospettive efficaci per il lavoro”.

Luca Caretti, segretario generale aggiunto Cisl Piemonte, commenta: “Il nostro obiettivo è facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, in modo particolare nelle politiche attive per i giovani, cercando di non fare gli stessi errori del passato e sfruttando al meglio le opportunità offerte dal Pnrr con il programma Gol. I giovani vanno pagati di più. Confidiamo nel ruolo delle nuove academy della Regione Piemonte per quanto riguarda la formazione e la riqualificazione”.

Elena Chiorino, assessore regionale al Lavoro dichiara: “In questi quattro anni ho creduto fortemente nell’importanza dell’orientamento, una misura considerata una cenerentola delle politiche del lavoro perché non ha un ritorno elettorale immediato, ma che restituisce risultati solidi nel medio e lungo periodo, stimolando un cambio totale e reale di paradigma. È per questo che come Regione abbiamo voluto investire sull’orientamento con uno stanziamento senza precedenti di 12 milioni di euro perché vogliamo creare valore per il territorio che sopravviva anche al nostro attuale mandato politico e che crei sviluppo nel tempo. Con un imponente lavoro tra pubblico e privato siamo riusciti a realizzare le Academy di filiera che danno l’opportunità alle imprese di poter inserire immediatamente figure professionali di cui hanno bisogno per poter essere maggiormente competitive nei mercati nazionali e internazionali”.

I SEGRETARI CISL E CISL FP PIEMONTE, LUCA CARETTI E SERGIO MELIS, E L’ASSESSORE REGIONALE AL LAVORO, ELENA CHIORINO, AI MICROFONI DI “TORINO OGGI”

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L’INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE AGGIUNTO CISL PIEMONTE, LUCA CARETTI

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