Consiglio generale Fai Piemonte a Pollenzo (Cn) con i segretari Ferria, Rota e Ferraris

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Consiglio generale Fai Piemonte a Pollenzo (Cn) con i segretari Ferria, Rota e Ferraris
Si è svolta, venerdì 23 giugno, presso l’albergo dell’Agenzia di Pollenzo, in provincia di Cuneo, la riunione del Consiglio generale della Fai Cisl Piemonte. All’incontro – con al centro la situazione politico-sindacale, i rinnovi e le scadenze contrattuali e l’approvazione delle modifiche allo Statuto della federazione regionale – hanno partecipato i segretari generali regionale e nazionale Fai, Franco Ferria e Onofrio Rota, e il segretario generale  Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, che nella riunione del Consiglio generale Cisl Piemonte del prossimo 29 giugno lascerà la guida dell’Organizzazione sindacale regionale per scadenza naturale dei mandati e raggiunti limiti di età.
Nella sua relazione introduttiva, il segretario generale Fai Piemonte, Franco Ferria, ha tracciato un quadro dell’attuale situazione politico-sindacale, parlando delle delega fiscale del governo, dell’inflazione, della previdenza, della produttività e dei rinnovi contrattuali di settore. Ma anche di salute e sicurezza, dei rapporti unitari e dell’insegnamento di Don Milani di cui si è appena celebrato il centenario della nascita. Nella parte finale del suo intervento Ferria ha salutato Alessio Ferraris che si appresta a lasciare la Cisl dopo quasi 9 anni al vertice dell’organizzazione. “Rivolgo un caro  saluto – ha detto Ferria – ad Alessio per il breve cammino percorso insieme. Ferraris è stato un segretario che non ha mai cercato di rappresentare i vincenti e ha ben rappresentato la nostra mission che è dare speranza a chi non ne ha. Nel nostro lavoro la differenza non la fa il sindacato, ma le persone. Ed Alessio ne è stato un buon esempio, interpretando al meglio il nostro ruolo nei luoghi di lavoro e nella società”.
Ferraris ha ringraziato i segretari Ferria e Rota e tutta la Fai per l’amicizia, l’affetto e il sostegno politico di tutti questi anni. “Ho fatto semplicemente il mio dovere – ha detto, prendendo la parola – e vi ringrazio di cuore per la vicinanza e il calore che anche oggi mi avete tributato”. Ha poi parlato dei tavoli di confronto aperti con il governo, frutto della mobilitazione unitaria, e della grande sfida lanciata dalla Cisl sulla Partecipazione. “Questa proposta di legge – ha aggiunto Ferraris – incarna la storia, l’identità e lo spirito della Cisl. Il nostro Sindacato, che ha solide basi riformiste ed è molto attento ai cambiamenti del mondo del lavoro, è da sempre impegnato in prima linea nella valorizzazione della contrattazione e della partecipazione. In un contesto sociale e politico come l’attuale, in cui è forte l’esigenza di innovare le relazioni sindacali, questa legge può produrre effetti positivi sui salari, qualità e stabilità del lavoro, produttività e competitività delle imprese. Una scommessa che ha Cisl ha deciso di giocare e di vincere”.
Nelle sue conclusioni, il segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, dopo aver ringraziato Ferraris per il suo grande impegno in Cisl di questi anni e per l’amicizia e il grande rapporto che ha saputo instaurare con tutta la dirigenza Fai ha posto l’accento sui problemi dell’oggi e sulle grandi trasformazioni del lavoro. “La nostra società – ha detto Rota -, pur attraversata dal benessere, è più fragile e vulnerabile del passato. E la pandemia ha peggiorato la situazione, alimentando le paure. Per questo c’è bisogno di un sindacato che, oltre ad essere punto di riferimento, indichi la rotta, che abbia una visione futura del lavoro per generare un cambiamento positivo nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro. Dobbiamo puntare a una società della conoscenza con redditi alti, competenze, solidarietà: le categorie dell’agroalimentare e dell’ambiente sono protagoniste in questa sfida, a partire dai prossimi rinnovi contrattuali da realizzare. La questione demografica richiede misure urgenti con visione lungimirante del lavoro e della società. Per questo dobbiamo consolidare welfare, lavoro dignitoso, partecipazione e inclusione”.
Rocco Zagaria

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