In 250 dal Piemonte alla manifestazione nazionale Cisl del 25 novembre a Roma per migliorare la manovra del governo

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In 250 dal Piemonte alla manifestazione nazionale Cisl del 25 novembre a Roma per migliorare la manovra del governo

Il segretario regionale Caretti “Il nostro obiettivo è cambiare gli aspetti negativi della legge di bilancio e costruire un nuovo Patto Sociale”

“Sabato 25 novembre, con una nutrita delegazione di militanti, attivisti e dirigenti di tutto il Piemonte, saremo in piazza Santi Apostoli, a Roma, alla manifestazione nazionale Cisl per migliorare la manovra del governo e costruire un nuovo Patto Sociale. L’obiettivo della nostra mobilitazione è cambiare gli aspetti negativi della legge di bilancio, soprattutto sul tema delle pensioni, e lanciare a governo, sistema delle imprese e agli altri sindacati la sfida di un nuovo ‘Patto sociale’. Tutta la Cisl piemontese condivide in pieno la linea tracciata dal segretario generale Luigi Sbarra che è quella di un sindacato responsabile, autonomo, pragmatico, intransigente, che pretende maggiori risposte nella Manovra economica”.  Lo afferma il segretario generale Cisl Piemonte Luca Caretti, a pochi giorni della manifestazione nazionale Cisl dal titolo “Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale”.

Sono più di 250 gli attivisti e i militanti cislini piemontesi che raggiungeranno la capitale con ogni mezzo (auto, treno, pullman e aereo) per partecipare alla manifestazione Cisl che si svolge nella stessa data della Giornata internazionale della lotta contro la violenza sulle donne, tema che sarà al centro anche dell’iniziativa cislina.

Per la Cisl molte misure contenute nella legge di stabilità sono frutto delle proposte, delle  sollecitazioni e delle rivendicazioni del sindacato, come il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle aliquote che sostengono i redditi medio bassi, l’indicizzazione delle pensioni anche per il 2024, lo stanziamento di 8 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e della sanità e quasi 1 miliardo di euro per sostenere la famiglia e la natalità.

“Non condividiamo la stretta sulle pensioni – aggiunge Caretti – e pensiamo che il governo debba fare di più per sbloccare le assunzioni di medici e infermieri, di personale socio sanitario, per investire sulla medicina territoriale di prossimità, per tagliare le  liste di attesa e rafforzare la legge sulla non autosufficienza”.

 

INTERVENTO DEL LEADER CISL LUIGI SBARRA SU LA STAMPA.IT 

Caro Direttore, partecipare per crescere: migliorare la manovra e costruire un nuovo patto sociale: con questo titolo sabato prossimo si svolgerà la manifestazione nazionale con cui la Cisl incalzerà Governo e Parlamento sulle modifiche da apportare alla legge di bilancio indicando la via di una strategia di sviluppo pienamente partecipata dalle parti sociali. Alzeremo voci e bandiere senza chiedere sacrifici ai lavoratori e ai cittadini, riempiendo piazza Santi Apostoli, a Roma, di persone e delle idee di un sindacato responsabile, riformista, pragmatico. Questo è stato e rimane la Cisl: una grande organizzazione autonoma dalla politica, intransigente nel pretendere maggiori risposte in Finanziaria, a cominciare dalle pensioni, con una marcia indietro sulle rigidità introdotte nelle regole di flessibilità e su aliquote e rendimenti di alcune categorie pubbliche. Sono norme sbagliate, che rischiano di innescare la fuga anticipata di migliaia di medici, infermieri, personale degli enti locali.

Chiederemo più risorse per la sanità, l’istruzione, Regioni e Comuni, attraverso lo sblocco delle assunzioni e le stabilizzazioni del precariato storico. Diremo che non si negozia sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, su cui rivendichiamo una svolta per fermare l’inaccettabile scia di sangue che sfregia il Paese. Così come invochiamo più forti strumenti contro la povertà, il sostegno della disabilità e della non autosufficienza, centri antiviolenza e progettualità concreta, a cominciare dalla scuola primaria, per contrastare la piaga dei femminicidi. Promuoveremo un nuovo cammino riformista che coinvolga Governo, sistema delle imprese e anche gli altri sindacati, richiamando gli obiettivi di un’Agenda 2024 fondata sul protagonismo dei corpi intermedi nella definizione delle politiche di crescita e di coesione.

Vuol dire migliorare la Manovra, certo, ma andare anche oltre, guardando alla piena attuazione del Pnrr, al necessario cammino delle riforme, al rinnovo dei contratti pubblici e privati, alla definizione di un nuovo Patto sociale. È il percorso che porta ad un grande Accordo che passa dalla difesa e il riscatto del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati con una nuova politica dei redditi, dal rilancio degli investimenti pubblici e privati, dal recupero e la riallocazione della produttività, da una riforma fiscale autenticamente redistributiva. Un impegno che impone anche il cambiamento strutturale della Legge Fornero, il rilancio delle politiche attive, la formazione e l’investimento sulle competenze, una nuova visione di politica industriale, infrastrutturale ed energetica, il pieno sviluppo del Mezzogiorno per unire il Paese.

Dobbiamo poi ritrovarci insieme negli sforzi per far evolvere il sistema legislativo e contrattuale nel solco di una più forte partecipazione dei lavoratori alle scelte e ai profitti delle imprese. Un tema su cui la Cisl ha raccolto in questi mesi centinaia di migliaia di adesioni per una legge di iniziativa popolare che presenteremo il 28 novembre alla Camera. Su questa Road map incalziamo tutti gli attori sociali e istituzionali che hanno a cuore il rilancio quantitativo e qualitativo del lavoro, per una ripartenza che capitalizzi ogni energia, ogni competenza riformista e responsabile dell’intera comunità nazionale.

Luigi Sbarra è Segretario Generale Cisl

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