Pernigotti: Primo Maggio amaro per i lavoratori dello stabilimento di Novi Ligure

mercoledì 4 Maggio 2022 / Focus

Cgil Cisl Uil territoriali celebrano il Primo Maggio davanti ai cancelli della fabbrica a Novi Ligure (Al) in segno di vicinanza ai lavoratori in lotta per il loro futuro

Cgil Cisl Uil territoriali hanno deciso di celebrare il Primo Maggio davanti ai cancelli della Pernigotti, a Novi Ligure (Al), per esprimere la loro vicinanza e solidarietà ai dipendenti dello stabilimento, in lotta da tempo per la difesa della produzione e dell’occupazione.
Un gesto denso di significato in una fase ancora segnata da una profonda incertezza per il futuro della fabbrica e dei suoi 70 lavoratori.
Nell’ultimo incontro al Mise del 30 marzo, l’azienda, di proprietà dei fratelli turchi Toksoz, ha parlato dell’interesse di un investitore per lo stabilimento piemontese e di una trattativa in corso per rilevare la storica industria dolciaria di Novi Ligure. Per motivi di riservatezza non ha fornito maggiori dettagli, ma ha assicurato che al momento opportuno saranno coinvolti i sindacati. I vertici aziendali hanno ribadito inoltre che sarà l’eventuale acquirente a prendere le opportune decisioni in merito ai piani produttivi e alla continuità occupazionale.
Affermazioni, queste ultime, che hanno allarmato i sindacati già molto critici nei confronti del management aziendale per le risposte fornite, e giudicate insufficienti.
Per Fai Cisl, Flaei Cgil, Uila nazionali e territoriali e rsu aziendali è fondamentale trovare al più presto una soluzione perché il prossimo 30 giugno scadranno gli ammortizzatori sociali e senza prospettive di rilancio c’è il rischio di scrivere la parola fine sullo storico marchio dolciario novese.
L’azienda interessata a rilevare la fabbrica di Novi Ligure sarebbe la Witor’s di Cremona, specializzata in prodotti dolciari, che fa capo alla 21 Invest di Alessandro Benetton.
I vertici di Pernigotti sostengono che la cessione potrebbe avvenire prima della pausa estiva e che non c’è in campo nessun’altra alternativa a Witor’s, tantomeno quella di Walcor, industria produttrice di cioccolato sempre di Cremona, che fa parte della galassia di Jp Morgan, con cui Pernigotti collabora da tempo. Walcor – che realizza prodotti come uova di pasqua, monete di cioccolato e prodotti dolciari per le festività, si occupa anche della distribuzione dei prodotti Pernigotti che sono soprattutto torroni, ovetti, cremini e creme spalmabili (prodotte in Turchia) – sarebbe tornata alla carica, attraverso un’altra società, per rilevare il marchio Pernigotti, ma l’azienda dei fratelli Toksoz considera quel dossier già chiuso.
“Non sappiamo nulla della trattativa tra Pernigotti e Witor’s – spiega Enzo Medicina, segretario generale della Fai Cisl Alessandria-Asti – e per questo siamo molto preoccupati. Si procede al buio senza nessuna garanzia né per la produzione né per l’occupazione. Il Mise aveva annunciato un nuovo incontro tra le parti dopo Pasqua che non è stato ancora fissato. A questo punto è lecito chiedersi: nel caso in cui non si dovesse realizzare il passaggio di proprietà della società, che fine fanno lo stabilimento e i lavoratori?”.
Al Primo Maggio che si celebrerà ai cancelli della fabbrica interverranno, insieme al sindaco di Novi Ligure Gian Paolo Gabella, i rappresentanti sindacali che stanno seguendo la vertenza al Mise e i delegati interni. “La vertenza Pernigotti – spiega il segretario generale Cisl Alessandria-Asti, Marco Ciani – è l’emblema delle tante crisi aziendali del territorio che vogliamo ricordare in questo Primo Maggio che ha al centro la pace, il lavoro e la dignità. Cgil Cisl Uil sono al fianco di tutti i lavoratori che stanno lottando per il loro futuro”. (Da Conquiste del Lavoro del Primo Maggio 2022) 
Rocco Zagaria

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