Imprenditoria femminile, Confagricoltura Donna Alessandria: Cresciuti in dieci anni innovazione, resilienza e impegno nelle società agricole

giovedì 30 Giugno 2022 / Focus

Sono oltre 2 mila le imprese femminili attive in agricoltura nella provincia di Alessandria. Si tratta, per la precisione, di 2.043 imprese, per di più concentrate nel comparto dell’agriturismo, della multifunzionalità, delle fattorie didattiche e delle aziende biologiche.

Quanto sopra è emerso durante l’assemblea di Confagricoltura Donna Alessandria che si è svolta pochi giorni fa presso Vigneti Repetto a Sarezzano. Il 2022 è un anno che si declina al femminile per Confagricoltura Alessandria: a fine maggio, infatti, Paola Sacco è stata eletta presidente della confederazione provinciale. Si tratta della prima donna alla guida di Confagricoltura Alessandria anche se, come ha avuto modo di sottolineare il presidente uscente Luca Brondello, la direzione è assunta già da qualche anno da Cristina Bagnasco. La stessa Sacco è anche presidente di Confagricoltura Donna Piemonte.

Durante l’incontro dai vari interventi dei partecipanti è emerso che per le imprese femminili l’agricoltura non è indietro, anzi. Le attività economiche a conduzione femminile, in Italia, sono circa il 21%, mentre nel settore  agroalimentare superano il 28%. Occorre valorizzare adeguatamente l’apporto delle imprese condotte da donne nell’accelerare la ripresa del Paese, aprendo la strada ad un futuro più inclusivo e sostenibile dal punto di vista produttivo, sociale e umano; si rende inoltre necessario creare percorsi strutturali, semplici e concreti, che affianchino crescita e sviluppo delle imprese agricole, fulcro dell’economia nazionale.

Donna: impegno, innovazione, sostenibilità e responsabilità sociale

Da uno studio di Confagricoltura emerge come vi sia una forte propensione all’innovazione delle aziende condotte al femminile ed una fisiologica diminuzione delle aziende meno strutturate.

Nel suo intervento nel corso dell’assemblea, Alessandra Oddi Baglioni, Presidente nazionale di Confagricoltura ha così commentato: ”Partiamo da una riflessione sulle aree svantaggiate, nelle quali siamo convinte che il futuro passerà dalla presenza femminile, per confrontarci con il mondo politico ed istituzionale. Apprezziamo l’interesse che, in questi ultimi anni, hanno acquisito le politiche di genere nelle agende internazionali e nazionali, così come la creazione del fondo per l’imprenditoria femminile. La possibilità di aderivi è rimasta, però, aperta un solo giorno per l’esaurimento delle risorse. E’ questa la migliore dimostrazione di quanto le imprese femminili siano presenti e vitali e mandino un chiaro segnale della necessità di una precisa attenzione verso strumenti strutturali e non emergenziali, che tengano in considerazione l’universo della produzione agricola”.

Infine la Presidente Oddi Baglioni ha concluso descrivendo il profilo della imprenditrice tipo del settore agroalimentare: “Moltissime sono giovani, spesso laureate, che decidono di intraprendere la carriera di agricoltrici in un settore tradizionalmente considerato maschile. Le donne si sono fatte largo a forza di impegno, innovazione, attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale”

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