Bulgari, Cartier e Damiani investono nel distretto orafo di Valenza

lunedì 20 Febbraio 2023 / Focus

Nel polo del lusso alessandrino previsti nei prossimi anni investimenti e migliaia di nuovi posti di lavoro, ma manca la manodopera specializzata

Bulgari, Cartier e Damiani investono nel distretto orafo di Valenza Po, in provincia di Alessandria per le loro produzioni future. “Il Piemonte è una terra d’eccellenza che produce e attrae investimenti internazionali”: ha detto il presidente della Regione, Alberto Cirio, commentando sia l’apertura del cantiere del nuovo stabilimento Cartier sia l’annuncio del piano di espansione di Bulgari. Nel nuovo spazio di 17.500 metri quadrati, in grado di ospitare 650 nuovi maestri orafi, Bulgari prevede di raddoppiare l’organico, arrivato già a 800 addetti, entro il 2028, raggiungendo un totale di 1.400 dipendenti. Nel gennaio del 2017, esattamente sei anni fa, quando la maison del lusso ha aperto i battenti a Valenza, i lavoratori erano 380. Nei primi giorni del 2023 sono entrati a far parte dell’organico del sito Bulgari di Valenza 40 nuovi artigiani specializzati nelle arti dell’oreficeria e dell’incassatura. Il personale sarà ulteriormente formato sulle tecniche di lavorazione dei gioielli direttamente dalla “Bulgari Jewellery Academy”.
Anche Cartier punta sul Piemonte con l’apertura di due stabilimenti, uno a Torino, nel 2023, dove il prestigioso marchio di alta gioielleria e orologeria ha già la sua Academy, e l’altro, nel 2024, a Valenza. Il sito alessandrino, dedicato alla produzione, occuperà circa 200 dipendenti, portando così a 650 il numero totale dei lavoratori del gruppo in regione.
Il distretto orafo di Valenza, che comprende, oltre a Valenza, i comuni di Bassignana, Pecetto di Valenza e San Salvatore, occupa circa 4.800 addetti distribuiti in poco meno di 750 aziende di tutte le dimensioni e un fatturato che nel 2021 ha sfiorato 1,5 miliardi di euro.
Oltre a Bulgari e Cartier, anche Damiani, altro marchio internazionale storico dell’alta gioielleria, che vanta forti legami con il territorio di Valenza (il primo laboratorio orafo della famiglia risale al 1924), ha deciso di fa ripartire il progetto della “Maison del Lusso Damiani”, bloccato dall’emergenza Covid, per la costruzione della sua più grande manifattura nell’ex Palafiere di Valenza. L’inizio dei lavori è previsto per l’estate 2023. I 12.000 metri quadrati dell’ex spazio fieristico ospiteranno circa 500 maestri orafi e incastonatori. Nell’ultimo anno sono state assunte 170 nuove figure e si stima che altre 300 entreranno a fare parte del Gruppo nei prossimi 2 anni, in perfetta sintonia con la Damiani Academy, progetto di formazione che punta a creare figure altamente specializzate. Altri marchi importanti del distretto orafo di Valenza sono Palmieri, Bruni, Visconti e Pizzo.
Nonostante la forte espansione del settore, c’è però una forte preoccupazione del mondo imprenditoriale, sindacale e istituzionale locale: la mancanza di manodopera specializzata. Per far fronte alla forte richiesta delle aziende soprattutto di figure professionali come gli “incassatori” e disegnatori ci si rivolge ad altri distretti, soprattutto del sud Italia. Oltre agli studenti provenienti da il “For.Al” di Valenza, arrivano a Valenza quelli dell’Harim Accademia Euromediterranea di Catania e del TADS – Tarì Design School di Caserta. Decisivo in questa fase anche il ruolo svolto dalla Fondazione “Mani intelligenti” di Valenza, impegnata in prima linea nella formazione continua dei nuovi talenti dell’arte orafa.
“Il distretto orafo di Valenza – affermano i segretari generali di Cisl e Fim Alessandria-Asti, Marco Ciani e Salvatore Pafundi – sta vivendo una stagione di grande espansione dopo la battuta di arresto del Covid. Occorre però fare rete sul territorio per costruire un vero ponte tra mondo della scuola, circuito formativo e aziende, con l’obiettivo di fornire le professionalità richieste dalle aziende del settore”. (Da Conquiste del Lavoro di sabato 18 febbraio 2023)
Rocco Zagaria

 

IL DISTRETTO ALESSANDRINO IN CIFRE
Secondo il report di Intesa Sanpaolo sui distretti industriali piemontesi, pubblicato a gennaio di quest’anno, le esportazioni del polo del lusso di Valenza sono cresciute, nei primi nove mesi del 2022, del 23,9 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le esportazioni sono aumentate verso tutti i principali mercati di riferimento, e in modo particolare in Francia, ad eccezione di Cina e Hong Kong. L’export è cresciuto anche in Svizzera, Irlanda, Stati Uniti e Giappone. Il distretto di Valenza – seppur in linea con l’andamento degli altri distretti orafi italiani, come quello di Vicenza che ha fatto registrare sempre nel periodo gennaio-settembre 2022 un balzo del 29,3% e di Arezzo che ha totalizzato una crescita del 25,1% -, a differenza degli altri, non è riuscito a recuperare i livelli di export dei primi nove mesi 2019 (Valenza -20,2%, Arezzo +48,3%, Vicenza +52%). Una ulteriore prova della competitività e dell’attrattività del distretto orafo di Valenza, al di là dei numeri di congiuntura, è l’acquisizione, avvenuta a fine novembre 2022, del gruppo Pedemonte (nato nel 2020 dalla fusione di diversi laboratori alessandrini indipendenti e specializzati nella produzione dei gioielli) da parte di LVMH (Luis Vitton Moët Hennessy, multinazionale del lusso francese che raggruppa una settantina di marchi). La grande maison francese con questa operazione intende incrementare notevolmente le proprie capacità produttive con un partner di fiducia. Poco prima (a ottobre) Bulgari, come già ricordato, ha annunciato il progetto di ampliamento della Manifattura di gioielli di Valenza, con il raddoppio dell’attuale capacità produttiva del sito e la creazione di un centro formativo (la prima scuola di formazione professionale della maison) rivolto a studenti esterni, pensato proprio per le nuove generazioni. I nuovi edifici saranno interamente realizzati con un approccio sostenibile. Anche il Gruppo Damiani, oltre a centinaia di nuove assunzioni nei prossimi anni, ha in mente di formare nella sua Academy i lavoratori di domani. Nella sua ultima edizione, l’Academy di Damiani ha permesso di assumere 162 persone, di cui il 67% composto da donne. (Da Conquiste del Lavoro di sabato 18 febbraio 2023) R.Z.

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