Al via a Baveno (Vb) i lavori del XX congresso nazionale della Fisascat Cisl

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Al via a Baveno (Vb) i lavori del XX congresso nazionale della Fisascat Cisl

Il ruolo del sindacato e della contrattazione di fronte alla sfida della “rivoluzione terziaria”. Il segretario generale Guarini: “Siamo impegnati a costruire nuova strategia contrattuale per governare le transizioni digitali e occupazionali. Per debellare la piaga del dumping conferire efficacia erga omnes ai contratti nazionali comparativamente più rappresentativi”. Il saluto del segretario Cisl Piemonte, Alessio Ferraris

Di fronte alle sfide epocali del terzo millennio, accelerate dall’innovazione tecnologica, nell’organizzazione della produzione, nel modo di erogare i servizi e nella concezione della prestazione di manodopera, si afferma in misura crescente un nuovo paradigma del lavoro. Processi che attraversavano i contesti occupazionali ben prima dell’avvento del Covid-19, ma che la pandemia ha intensificato improvvisamente. La decostruzione dei settori produttivi tradizionali e i nuovi mercati del lavoro “transizionali” necessariamente richiedono al sindacato una visione innovatrice e progressista.

Un banco di prova inevitabile per la Fisascat, la federazione del commercio, turismo e servizi della Cisl, che oggi a Baveno in Piemonte, nella splendida cornice del Lago Maggiore, ha avviato i lavori del XX Congresso Nazionale sul tema “Il futuro nel solco della contrattazione – Potenziare le tutele, incrementare il lavoro, garantire più sicurezza, governare l’innovazione e favorire la partecipazione”.

E’ il segretario generale della categoria cislina Davide Guarini a evidenziare, nella relazione introduttiva all’assise, che «le nuove sfide si inquadrano nella nuova era della “Rivoluzione Terziaria”, perché sarà proprio il settore dei servizi, quello che ne uscirà realmente rivoluzionato, in diretta connessione con i processi di digitalizzazione». Per Guarini «è fondamentale che il sindacato rafforzi il suo ruolo di risorsa per il Paese perché, così com’è accaduto ricorrentemente nel corso della storia, le gravi emergenze socioeconomiche spingono a far riscoprire l’importanza dei corpi intermedi, che sono agenti necessari per affrontare i rischi collettivi ed assicurare la tenuta del Paese».

Il segretario generale della Fisascat ha sottolineato l’impegno del sindacato nella costruzione di «nuova strategia contrattuale, capace di legare assieme lo sviluppo digitale con quello della persona, immaginando nuovi modelli organizzativi che sappiano cogliere le trasformazioni del lavoro e di contemperare le esigenze dell’innovazione con la salvaguardia del patrimonio di competenze dei lavoratori: nuove mansioni, nuove professionalità, nuove classificazioni, nuovi regimi d’orario, ma anche un nuovo regime di diritti e tutele contrattuali».

«In uno scenario caratterizzato dalla ripresa inflazionistica – ha evidenziato Guarini – occorre attribuire una nuova vitalità alla funzione macroeconomica della contrattazione collettiva e costruire una politica salariale in grado di generare aumenti sufficienti a tutelare il potere di acquisto e sostenere in tal modo anche i consumi interni, agganciando  almeno in parte la politica energetica a quella dei salari».

Un percorso da definire negli oltre 30 contratti nazionali che la Fisascat Cisl sottoscrive, a cui si aggiungono oltre 150 contratti e accordi integrativi aziendali.

Il sindacalista ha tracciato anche la via per contrastare la piaga del dumping che affligge in misura crescente il macrosettore del terziario, con la proliferazione di contratti “pirata” che riducono drasticamente salari, diritti e tutele. «Sulla base dei dati di archivio Cnel-Inps, che indicano per ciascun contratto in numero di lavoratori cui esso è applicato, si individuino per ogni categoria i Ccnl comparativamente più rappresentativi, conferendo loro efficacia erga omnes quanto meno per quel che riguarda gli aspetti retributivi» ha suggerito il sindacalista evidenziando che «in tal modo, oltre al reale sostegno alla contrattazione realmente rappresentativa, si offrirebbe una prima risposta alla questione della rappresentanza, che in un settore altamente polverizzato come quello del terziario appare estremamente difficoltoso».

Guarini è intervenuto anche al dibattito sul salario minimo legale. «Se davvero il Governo vuole affrontare costruttivamente il problema del working poor – ha dichiarato – non intervenga a gamba tesa, pregiudicando quei delicati equilibri che l’autonomia collettiva ha faticosamente conquistato nel corso della storia del nostro Paese, piuttosto definisca il giusto quadro giuridico in grado di valorizzarne l’azione e garantirne il rispetto».

E infine il richiamo «al senso di responsabilità delle associazioni imprenditoriali, alcune delle quali, in taluni casi, hanno attuato strategie negoziali volutamente attendiste e dilatorie», per portare a compimento il percorso dei rinnovi contrattuali, avviati complessivamente per oltre 4milioni e mezzo di addetti, del commercio e della grande distribuzione organizzata, del turismo, degli studi professionali, della vigilanza privata ma anche delle farmacie municipalizzate, delle imprese di pulizie artigiane e del terzo settore socio sanitario assistenziale educativo.

Tra gli interventi della prima giornata anche quello del segretario generale Cisl Piemonte, Alessio Ferraris. “Il futuro – ha detto Ferraris – è nella contrattazione. Dobbiamo vigilare sul rispetto delle previsioni contrattuali, sulla legalità e sui temi della salute e sicurezza. Bene la politica dei quadri della Fisascat”.

Uno scenario ampio e variegato, sul quale domani 6 aprile alle ore 9.30, nella seconda giornata dei lavori congressuali, sarà dedicato un panel che vedrà protagonisti i quattro componenti la segreteria nazionale Fisascat Cisl, Vincenzo Dell’Orefice, Diego Lorenzi, Aurora Blanca e Mirco Ceotto, in un confronto a tutto tondo moderato da Emmanuele Massagli, presidente di Adapt. https://youtu.be/qEZaQOOlIHM

Alle ore 12.00 è in programma una Tavola Rotonda sul tema “La bilateralità e il welfare nel solco della contrattazione”. Tra i relatori, oltre al segretario generale Davide Guarini, Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi ed Emmanuele Massagli nella veste di presidente di AIWA. Il convegno sarà moderato da Marco Lai, responsabile area giuslavoristica Centro Studi Cisl di Firenze. https://youtu.be/qEZaQOOlIHM

Nel pomeriggio alle ore 16.00 è poi previsto un altro focus sul tema “Terziario, Turismo e Servizi – Dalla resilienza alla ripartenza” alla quale prenderanno parte Donatella Prampolini, vice presidente Confcommercio, Giorgio Palmucci, presidente Enit, Massimo Stronati, presidente Confcooperative Lavoro e Servizi, Padre Francesco Ciccimarra, presidente nazionale Agidae, Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl. L’evento, introdotto dal segretario generale Fisascat Cisl Davide Guarini, sarà moderato da Sonia Martina, giornalista di Radio Radicale. https://youtu.be/aw1BcUYrMfE

Il XX Congresso nazionale Fisascat Cisl si concluderà l’8 aprile con la proclamazione degli eletti, del nuovo consiglio generale, del comitato esecutivo e della segreteria nazionale che guiderà la categoria cislina per il prossimo triennio. Nella stessa giornata è in programma l’intervento del segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.

Paola Mele

Gli eventi saranno trasmessi in streaming anche sulle pagine social Facebook https://www.facebook.com/fisascat  e Twitter https://twitter.com/FisascatCisl73.

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