La Cisl Piemonte a Milano il 13 maggio per “una nuova stagione del lavoro e dei diritti”

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La Cisl Piemonte a Milano il 13 maggio per “una nuova stagione del lavoro e dei diritti”

Anche la Cisl Piemonte partecipa, con un treno speciale e numerosi pullman, alla manifestazione interregionale di Milano del 13 maggio 2023, promossa da Cgil Cisl Uil. All’iniziativa prenderanno parte iscritti, attivisti e cittadini provenienti da Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

La manifestazione si svolgerà in piazza Sempione (Arco della Pace), a partire dalle ore 10.30, con gli interventi di delegate e delegati, di pensionate e pensionati e dei segretari Generali di Cisl, Cgil, Uil, Luigi Sbarra, Maurizio Landini, Pierpaolo Bombardieri.

“Il nostro obiettivo – dichiara il segretario generale Cisl Piemonte, Alessio Ferraris – è ottenere un confronto strutturato e continuativo con il governo e rilanciare l’idea di un nuovo Patto Sociale contro l’inflazione a difesa di retribuzioni e pensioni”.

CGIL, CISL, UIL hanno deciso di avviare nei mesi di aprile e maggio una fase di mobilitazione unitaria con la realizzazione di una generalizzata campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori e con la convocazione di tre manifestazioni interregionali (Nord, Centro, Sud) a Bologna (6 maggio), Milano (13 maggio) e Napoli (20 maggio). La mobilitazione intende sostenere le richieste unitarie avanzate da CGIL, CISL e UIL e dalle Categorie nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati in materia di:

  • Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari,
    rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;
  • Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore
    tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie;
  • Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario
    pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione,
    maggiore sostegno alla non autosufficienza;
  • Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da
    investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da
    ammortizzatori sociali funzionali alla transizione;
  •  Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore
    al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza
    quartiere alle mafie e al caporalato;
  • Riforma del sistema previdenziale;
  • Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una
    transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di
    sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.

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