Intervento del segretario regionale Melis in Consiglio Regionale su Giornata internazionale dedicata alla disabilità

Il mio più che un vero intervento è più che altro un indirizzo di saluto e la messa in comune di alcuni pensieri in questa occasione legata alla giornata internazionale della disabilità del 3 dicembre. Il mio, nostro osservatorio particolare è quello che parte dal mondo del lavoro, si estende alla vita quotidiana e richiama i diritti di piena cittadinanza. Apro il mio contributo ricordando FLAVIO COCANARI a dieci anni dalla scomparsa, dirigente sindacale, lui stesso disabile, primo in Europa con la delega sulla disabilità e con lo sguardo sempre rivolto in favore della piena inclusione socio-lavorativa delle persone.
A lui abbiamo dedicato un premio che quest’anno sarà assegnato alla sezione dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Cuneo. Ecco la motivazione:
“L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Sezione di Cuneo promuove molteplici attività ricreative, culturali, formative, divulgative con il chiaro obbiettivo di includere pienamente le persone con disabilità visiva. La Sezione UICI di Cuneo, si è contraddistinta, nello specifico, per essere stata capace di offrire uno spazio di crescita e formazione di un gruppo di ragazzi che, nel tempo, hanno assunto ruoli sociali, professionali, politici e sindacali di estrema rilevanza. La disabilità è stata così proposta come un elemento oggettivo, ma non limitativo dei desideri, dei sogni e dei progetti di vita.”
Come piemontese ne sono orgoglioso e mi fa piacere partire dal positivo che esiste per andare a cercare di implementarlo e costruire ciò che manca..
Nella nostra Regione abbiamo bisogno di aprire un confronto, entrare nel merito delle singole voci, dei singoli aspetti perché è necessario, nell’ottica della riqualificazione della spesa socio-sanitaria e assistenziale, rendere esigibili quei diritti che sono scritti nero su bianco in tutta la nostra normativa.
Per questo motivo il nostro IMPEGNO è costante sul versante:
• CONCERTATIVO con la partecipazione alla elaborazione di politiche sociali e occupazionali ai diversi livelli nel territorio
• della VERTENZIALITA’ TERRITORIALE per la rivendicazione e l’assicurazione di servizi e di precisi standard di funzionamento.
• della VERTENZIALITA’ INTERCONFEDERALE per puntare a valorizzare le risorse presenti nel tessuto produttivo del nostro territorio o nei comparti presenti al fine di favorire nuova occupazione e sviluppare la crescita professionale
• CONTRATTUALE per una tutela articolata più tradizionale
• di SERVIZIO creando punti di connessione interni ed esterni al posto di lavoro e alla organizzazione sindacale.
Il nostro IMPEGNO è e deve essere continuo per:
• Accogliere le persone non autosufficienti nelle loro case e comunità locali, supportando i familiari e migliorando e potenziando i servizi, soprattutto quelli domiciliari.
• Far crescere l’occupazione delle persone con disabilità anche attraverso gli strumenti esistenti. In questo lungo periodo di crisi il tasso di non occupazione del persone con disabilità è cresciuto sensibilmente confermando che le zone esposte e deboli del mercato del lavoro sono le prime a pagare le difficoltà.
• Vigilare affinché le persone che si ammalano nei luoghi di lavoro o che si infortunano in maniera grave possono godere di tutte le tutele che meritano, a partire da quelle “soluzioni ragionevoli” che permettono il mantenimento del lavoro in modo dignitoso e che favoriscono lo sviluppo di nuove competenze e crescita professionale.
• Superare la frammentazione e l’autoreferenzialità attivando strategie comuni e condivise tra istituzioni, organizzazioni sindacali e mondo associativo.

Concludo con un breve ricordo. Circa tre anni fa, in seguito ad un incidente domestico, sono rimasto bloccato su una carrozzina per più di un mese. L’esperienza è stata particolare, vedevo il mondo da un’altra altezza, una diversa prospettiva, risultava difficile incontrare lo sguardo degli altri, più facilmente quello dei bambini, gli adulti solo quando guardavano curiosi con un grosso punto interrogativo chiedendosi cosa fosse capitato. Mi sono reso conto di quanti “mondi paralleli” esistano e non s’incontrino mai.
Nostro intento e compito è COSTRUIRE PONTI per facilitare incontri, mettere in connessione, riempire di sostanza il termine inclusione.
C’è molto da fare e allora Buon Lavoro a tutti.

Sergio Melis

Categoria: