Rai Torino, sindacati sul piede di guerra

martedì 20 Dicembre 2022 / Focus

Lo sciopero del 12 dicembre scorso, indetto dalla Rsu del Centro di Produzione di Torino , proclamato per denunciare l’assenza di investimenti e segnalare l’urgenza del rilancio di un polo torinese della Rai, ha avuto il merito di svelare l’arroganza di un’azienda pubblica che ai dati oggettivi sul ridimensionamento del Centro risponde due giorni dopo confermando il trasferimento della produzione del programma “Stasera c’è Cattelan” da Torino a Milano, organizzando costose trasferte per le maestranze torinesi. Le scriventi OO.SS. denunciano con forza quest’assurdo modello organizzativo ed economico al quale una Rai attenta agli sprechi di denaro non fornisce una risposta credibile.

Un tempismo prepotentemente perfetto e una risposta chiara a chi chiede invece investimenti, qualità, e organici adeguati.

Riteniamo la decisione uno schiaffo alle lavoratrici ed ai lavoratori del Centro di Produzione di Torino, alla Rsu che ha proclamato lo sciopero, ai sindacati che lo hanno supportato e anche alla Città stessa. In gioco c’è la sopravvivenza stessa dello storico Centro di Produzione di via Verdi, con il suo bagaglio umano di esperienze, capacità tecnologiche e professionalità consolidate.

Professionalità di cui la Rai decide di avvalersi ancora dal momento che i lavoratori vengono “invogliati” alla trasferta a Milano con riconoscimenti economici unilaterali ad personam mentre ad ogni trattativa sindacale la risposta degli ultimi anni è sempre stata quella di un rigetto delle richieste motivato dalla necessità di fare economie, necessità evidentemente ora svanite.

Ricordiamo che a Torino esistono tutte le condizioni per produrre programmi di qualità elevata. Far lavorare maestranze torinesi a Milano mentre gli studi torinesi rimangono vuoti significa una lievitazione assurda dei costi che prelude a tagli drastici che avverranno nei prossimi anni.

Non ci rassegneremo a ciò. Ribadiamo tutto il sostegno alla lotta dei lavoratori Rai di Torino e alla Rsu e chiediamo alle istituzioni torinesi e regionali di pretendere un chiarimento ai vertici aziendali sul futuro della Rai a Torino.

Le Segreterie territoriali Slc Cgil Fistel Cisl Snater

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