Rai, quale futuro per la sede di Torino? La denuncia dei sindacati

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Rai, quale futuro per la sede di Torino? La denuncia dei sindacati

I vertici Rai di Torino continuano a ignorare le Rsu e i rappresentanti di lavoratori e lavoratrici. Ad oggi non è conosciuto il piano industriale e veniamo ignorati da Novembre. Nella mattinata odierna si è svolto un incontro fra le rappresentanze sindacali dei lavoratori Rai e due parlamentari italiani venuti a Torino per conoscere da vicino e capire bene le vicende che stanno interessando il Centro di Produzione Rai di Torino, ascoltando le preoccupanti riflessioni delle Organizzazioni Sindacali. e della Rsu circa il futuro dei lavoratori del Centro stesso. Ricordiamo che i lavoratori Rai di Torino sono da tempo in lotta contro il progressivo ridimensionamento della presenza Rai nei due insediamenti principali di via Verdi e via Cavalli.

Specialmente il Centro di Produzione di via Verdi sta conoscendo un inequivocabile declino, che vede una secca perdita occupazionale in assenza di sostituzioni di personale andato in pensione insieme ad un restringimento delle attività, nonostante le eccellenze professionali presenti e un’ancora intatta capacità produttiva che renderebbero lo stabilimento di via Verdi un centro di eccellenza almeno pari ad altri insediamenti analoghi sul territorio italiano. Lo spostamento di trasmissioni originariamente assegnate a Torino verso altri Centri, con alti costi economici e organizzativi, caratterizza negativamente uno scenario di ripiegamento produttivo che si inserisce, purtroppo, in un difficile contesto della realtà produttiva torinese, con preoccupanti ripercussioni sociali.

La salvaguardia del Centro di Produzione e delle attività di via Cavalli e, in prospettiva, la sopravvivenza della stessa presenza Rai a Torino è un obiettivo a cui i massimi rappresentanti dei cittadini piemontesi, di concerto con le istituzioni regionali e cittadine, non possono sottrarsi. Il Centro ha perso, nel giro di 10 anni, circa il 50% degli organici, attestandosi adesso intorno alle 300 unità e le prospettive sono ancora più drammatiche con il dimezzamento degli spazi di via Cavalli già messi in vendita dal piano industriale. Ai fini del rilancio della Rai a Torino, a cominciare dal suo Centro di Produzione che costituisce un patrimonio di tutta la città, avvieremo una campagna di informazione con il coinvolgimento di personalità del mondo della Ricerca, della Scienza e della Cultura.

Ringraziamo gli Onorevoli Federico Fornaro (PD) e Marco Grimaldi (Alleanza Verdi e Sinistra), gli unici 2 esponenti ad averci risposto dei 43 parlamentari piemontesi contattati. Allora ci dobbiamo chiedere la politica supporta il territorio oppure no? Assenti le massime autorità regionali e comunali. Fornaro e Grimaldi ci hanno ascoltato e abbiamo ricevuto consigli preziosi e hanno condiviso le forti preoccupazioni dei lavoratori, della Rsu e delle Organizzazioni Sindacali. auspicando l’allargamento dell’attenzione per la sorte di una grande azienda culturale come Rai sul territorio piemontese.

La RAI rappresenta una potenzialità enorme per raccontare il territorio, in particolare sulle tematiche dell’ambiente, della cultura e della tecnologia e bisogna investire in quello per non svilire e non far morire il Servizio Pubblico a Torino e in Piemonte.

Scl Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Torino e Piemonte

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