Progetto FNP Piemonte “Per non diventare invisibili”

mercoledì 29 Novembre 2023 / Attualità

La FNP Piemonte in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dello scorso 25 novembre ha promosso il progetto “Per non diventare invisibili” rilanciando la campagna “Posto occupato”. Nella sede regionale, in quelle territoriali e in ogni RLS a partire da questa settimana ci sarà una sedia rossa vuota con la locandina della campagna per ricordare le tante, troppe donne che hanno perso la vita per mano di un uomo, molto spesso in ambito familiare. Quella sedia è riservata a loro: il vuoto rappresenta il silenzio che è ancora troppo assordante, visto che le cronache ogni giorno riportano notizie di femminicidi. Un gesto concreto per dimostrare che la FNP tiene alta l’attenzione sul tema e invita a riflettere tutti coloro che entrano nelle nostre sedi, donne e uomini. L’iniziativa si inserisce all’interno di un progetto più ampio sul tema, che è stato condiviso nell’ultima riunione del Comitato Esecutivo e che si svilupperà con altre attività nei prossimi mesi, fino alla Giornata Internazionale della Donna del prossimo 8 marzo.

“Una donna uccisa lascia un vuoto che non può essere dimenticato – afferma la segretaria regionale Franca Biestro –  e noi per mantenere viva la sua presenza abbiamo posizionato una sedia rossa, colore del sangue, a simbolo del posto da lei occupato nella società. Questa sedia è un monito a ricordare tutte donne uccise dai loro “compagni” che sono ormai un elenco drammatico, un’epidemia che in Italia continua a mietere vittime, mese dopo mese, anno dopo anno, una strage silenziosa per la quale non si riesce a trovare un vaccino. E’ un monito che ogni giorno ci ricorda che tutti dobbiamo mobilitarci per cercare di cambiare questa orribile situazione, per costruire, ciascuno nella propria dimensione privata e nell’esercizio del proprio ruolo sociale, una società che condanni la violenza di genere, che s’ impegni a fianco delle donne per costruire una cultura del rispetto delle differenze. Ma soprattutto noi ci auguriamo che per ogni donna vittima di violenza, questa sedia rappresenti un invito a dire basta, che le dia il coraggio di provare a cambiare il suo stato, che le ricordi che anche le porte della Cisl sono aperte per accoglierla, sostenerla, indirizzarla.”

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