Alcar, c’è l’intesa per il rilancio

lunedì 7 Febbraio 2022 / Focus

La nuova proprietà Aim assorbirà 193 lavoratori su 383 di Alcar e investirà 13 milioni di euro nei due siti di Lecce e Vaie (To)

Fumata bianca per il rilancio dell’Alcar, azienda che produce benne, bracci caricatori e serbatoi per machine agricole. Nei giorni scorsi, al Centro congressi Cavour di Roma, è stata siglata tra sindacati e Aim (la nuova propretà che si è aggiudicata la gara di acquisto dal Tribunale di Lecce) un’ipotesi di accordo per la ripresa dell’attività industriale negli stabilimenti di Lecce e di Vaie, in Valsusa, in provincia di Torino.
L’intesa è stata siglata al termine di una lunga e delicata trattativa, resa ancora più difficile prima dal fallimento di Alcar srl e successivamente dal concordato preventivo di Alcar industrie srl.
L’accordo prevede l’assunzione, in prima battuta, di 193 lavoratori su un totale di 383, di cui 125 a Lecce e 68 a Vaie. I 190 lavoratori che resteranno in forza al fallimento avranno la copertura della cassa integrazione fino al 31 dicembre 2022 e saranno inseriti in un bacino dal quale Aim dovrà assumere in via prioritaria nel corso dei prossimi 18 mesi.
Inoltre, con le regioni Puglia e Piemonte, dove sono ubicati i due siti industriali, sarà avviato un percorso di politiche attive che prevedrà interventi formativi e di sostegno.
Ai lavoratori riassorbiti da Aim sarà applicato il Ccnl metalmeccanici industria con il mantenimento di inquadramento e scatti di anzianità.
“L’intesa raggiunta – hanno dichiarato dopo la firma dell’accordo Stefano Boschini, coordinatore nazionale automotive per la Fim-Cisl e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per Fiom-Cgil – è un solido punto di partenza che può consentire il rilancio industriale e l’opportunità di una continuità occupazionale che potrà realizzarsi nel corso dei prossimi mesi. A questo fine sarà fondamentale il sostegno del Mise, del Ministero del Lavoro e delle Istituzioni territoriali. Come Organizzazioni sindacali ci impegneremo a monitorare puntualmente i termini dell’intesa, in particolare l’implementazione del piano industriale e gli obiettivi occupazionali”.
Aim – partecipata al 100% da Ovv (Officine Vittorio Villa) spa di Bergamo che opera nel settore dello sviluppo, produzione e assemblaggio di componenti per trattori agricoli e machine component terra – ha presentato un piano industriale che prevede 13 milioni di euro di investimenti per i due stabilimenti di Lecce e Vaie, destinati a manutenzioni straordinarie, all’acquisto di nuovi macchinari e all’ampliamento delle produzioni per il rilancio industriale e occupazionale.
Nell’ultimo triennio Alcar ha visto dimezzare il suo fatturato, passato dai 57 milioni di euro del 2018 ai 21 milioni di euro del 2021, e perdere importanti commesse come quella di Caterpillar.
L’ipotesi di accordo ha ottenuto il via libera, con il 100% dei consensi, dai 99 lavoratori presenti su 127 all’assemblea che si è svolta giovedì pomeriggio nello stabilimento di Vaie, in Valsusa.
“I lavoratori, che hanno dimostrato un grande senso di responsabilità in tutte le fasi di questa complicata vertenza – ha detto Rocco Cutrì, segretario della Fim Cisl Torino-Canavese, presente sia all’incontro di Roma sia all’assemblea di Vaie – hanno dato prova di una grande senso di unità, di comunità e di solidarietà. A loro va il merito di avere creduto sempre nel futuro dell’azienda, arrivando in passato anche ad autotassarsi pur di far continuare l’attività dello stabilimento. Molti di loro, pur sapendo che non sarebbero stati riassorbiti nella nuova proprietà, hanno sostenuto fino alla fine questa operazione. Una grande lezione di dignità e di civiltà di cui andare davvero fieri”. (Da Conquiste del Lavoro del 5 febbraio 2022)

Rocco Zagaria

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