Multiservizi e turismo, presidio a Biella nel giorno dello sciopero

giovedì 1 Giugno 2017 / Attualità
Presidio fisascat biella primo piano
Presidio fisascat biella

Presidio davanti alla sede della Prefettura di Biella dei lavoratori dei settori multiservizi e turismo a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto scaduto da 50 mesi. Una delegazione composta dai segretari delle organizzazioni sindacali Uiltucs Uil, Uiltrasporti, Fisascat Cisl e Filcams Cgil  è stata ricevuta dal Prefetto.

I segretari Cisl Roberto Bompan (segretario Cisl P.O) e Luca Trinchitella (segretario generale Fisascat Cisl P.O.), sentiti dall“Eco di Biella” al termine dell’incontro, hanno dichiarato: «Abbiamo consegnato al prefetto Annunziata Gallo un documento riassuntivo delle ragioni della mobilitazione odierna sottolineando il fatto che questi lavoratori e lavoratici, oltre ad avere il contratto scaduto da 50 masi, vedono continuamente messo a rischio il posto di lavoro ogni qual volta si indice una nuova gara d’appalto. Abbiamo apprezzato moltissimo l’attenzione che la neo prefetta di Biella ha voluto dedicare all’ascolto delle ragioni che sottendevano la mobilitazione, dimostrando grande sensibilità ai temi sociali e del lavoro del nostro Territorio e si è detta disponibile ad approfondire l’argomento anche attraverso la convocazione di appositi tavoli di confronto”.

Al presidio biellese nel giorno dello sciopero dei multiservizi e del turismo era presente una folta delegazione della Fisascat Cisl territoriale.

“Alcuni dei lavoratori e delle lavoratrici dei settori che hanno manifestato sotto la Prefettura – ha spiegato Alessandro De Stefano della segreteria Fisascat Cisl Piemonte Orientale – oggi sono già in forte difficoltà perché subiscono ad ogni cambio appalto una riduzione del proprio orario di lavoro con perdita di reddito e diritti in molti dei casi interessati dall’avvicendamento dei loro datori che sempre più si aggiudicano appalti al massimo ribasso anche nel pubblico dove gli enti le amministrazioni pubbliche le ASL lo stato in genere è il primo che crea queste situazioni paradossali e assurde. Quindi rivendichiamo anche onestà, umanità, sicurezza e legalità che in molte realtà sembrano oramai perdute”.

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