I palloni della Mondo di Alba verso la Spagna

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Palloni Mondo I palloni della Mondo di Alba verso la Spagna

L’azienda di Gallo Grinzane ha deciso di trasferire la produzione nel Paese iberico lasciando a casa 45 lavoratori stagionali    

Non è un buon momento per l’industria albese. Dopo le chiusure, prima della stamperia e poi della Divisione Tessuti, della Miroglio, avvenute entrambe nella seconda parte del 2020 e che hanno lasciato senza lavoro circa 230 persone, la crisi, provocata anche dal Covid, bussa ora alla porta della Mondo di Gallo Grinzane. L’azienda, specializzata in pavimentazioni sportive e in giocattoli, fornitrice ufficiale delle Olimpiadi, ha annunciato il trasferimento dell’intera produzione dei palloni in Spagna, nell’impianto di una società controllata. “Nel 2020 – ha spiegato il vicepresidente del gruppo Mondo, Federico Stroppiana – il Coronavirus ha picchiato duro sulla divisone giocattoli, causando un calo del 50 per cento della produzione. Le previsioni per il 2021 restano negative e la restrizione di mercato ci costringe a trasferire la produzione in Spagna, dove verranno prodotti i palloni per l’Italia e la Francia. Se ci sarà una inversione di tendenza, saremo pronti a riconsiderare la scelta, riportando la produzione in Italia”.

Una possibilità che i sindacati considerano assai remota, anche perché come ha spiegato la stessa azienda: “il pallone è una categoria di prodotto in calo ormai da anni”. Quello che colpisce è che la Mondo, nata ad Alba nel 1948, subito dopo la guerra, ha iniziato la sua attività proprio producendo palloni. “Chi non si ricorda – spiega Angelo Vero, operatore Femca – il Super Santos, nato nel 1962, il Super Tele del 1972 e il Tango del 1978? Palloni che hanno caratterizzato il mondo del calcio e accompagnato la nostra infanzia e adolescenza. Purtroppo, un altro pezzo di storia se ne va insieme a quella della Miroglio, aziende che hanno segnato profondamente il nostro territorio”. A pagare il prezzo più alto di questa scelta aziendale sono i 45 lavoratori stagionali a cui non è stato rinnovato l’abituale contratto che va da gennaio a giugno di ogni anno. Molti di loro lavorano con contratti a termine da decenni come Fiorella Dirutigliano, da 32 anni stagionale alla Mondo. “Mai avrei pensato – dice sconvolta la lavoratrice – di ritrovarmi in questa situazione. Il lavoro era assicurato da gennaio a giugno ed era una certezza”. A vivere la sua stessa situazione e disagio sono in tanti. La preoccupazione è forte anche tra i 39 dipendenti del settore “giocattolo” che vedono il loro futuro sempre più a rischio. Oltre ai palloni, il settore Toys della Mondo di Grallo Grinzane produce giochi per la spiaggia, oltre a commercializzare giocattoli in generale.

La risposta dei sindacati non si è fatta attendere. Il 12 febbraio Filcams-Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno proclamato 8 ore di sciopero in tutto il Gruppo, con presidio davanti i cancelli dello stabilimento albese. “Siamo molto preoccupati – spiegano i segretari generali di Femca Cisl e Cisl Cuneo, Aldo Pellegrino ed Enrico Solavagione – per il futuro di questi lavoratori, e in modo particolare di quelli stagionali, che al momento restano senza occupazione e senza una fonte di reddito. Per il settore e per il territorio albese è un altro brutto colpo. Confidiamo nell’intervento del Mise e del nuovo governo a tutela di queste persone, vista anche l’emergenza economica in atto”. La vertenza Mondo è approdata in questi giorni al Ministero per lo Sviluppo Economico e va ad aggiungersi ai circa 170 dossier aperti proprio sulle crisi aziendali. (Da Conquiste del Lavoro del 19 febbraio 2021) 

Rocco Zagaria  

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