Inaugurata a Torino la nuova fabbrica di Cartier

lunedì 8 Maggio 2023 / Focus

Nel nuovo sito costato 25 milioni di euro lavorano 450 persone di cui 120 appena assunte

Qualche giorno fa Cartier ha inaugurato, a porte chiuse, alla presenza delle sole autorità, dei vertici aziendali e dei lavoratori, il nuovo stabilimento di via Ramazzini, a Basse di Stura, nella periferia nord di Torino. Nel nuovo e moderno impianto produttivo di circa 12mila metri quadrati, sorto al posto di un vecchio sito industriale ristrutturato e riqualificato, lavorano 450 persone, 120 delle quali appena assunte.
Prima di trasferire macchine e personale nel nuovo impianto, Cartier produceva i suoi gioielli nella fabbrica di via Cagliari, sempre a Torino, in uno spazio di circa la metà dell’attuale, dopo aver rilevato nel 2013 l’Antica Ditta Marchisio, la società di Licia Mattioli, già presidente di Confindustria Torino e vicepresidente di Confindustria nazionale.
Nel nuovo polo produttivo torinese di Cartier, esempio di gioielleria 4.0, sono stati investiti circa 25 milioni di euro.
Il marchio del lusso è di proprietà del gruppo svizzero Richemont a cui fanno capo altri nomi illustri del settore come Montblanc, Van Cleef e Buccellati.
“Sono contento dell’apertura di questo stabilimento – ha sottolineato il primo cittadino di Torino, Stefano Lorusso, presente alla cerimonia di inaugurazione dello stabilimento insieme al presidente della Regione, Alberto Cirio – perché dimostra che la città è da sempre un luogo di produzione e anche un posto attrattivo per chi qui sceglie di vivere, lavorare e crescere i propri figli. Torino è anche in grande cambiamento: nei prossimi tre anni apriranno centinaia di cantieri che cambieranno il volto della città”.
Anche il segretario generale della Cisl Torino-Canavese, Domenico Lo Bianco, ha salutato con favore il nuovo insediamento produttivo in città del colosso del lusso che nel 2022 ha fatturato circa 19 miliardi di euro, con una crescita del 46% rispetto all’anno precedente. “Una buona notizia – ha commentato Lo Bianco – non solo sul versante dell’occupazione che aumenta in un settore in forte espansione, ma anche sul piano dell’immagine di Torino che viene scelta da una grande multinazionale come luogo ideale per investire”.
La nuova fabbrica torinese di Cartier è stata realizzata in poco più di un anno e mezzo, anche grazie alle risposte rapide fornite degli uffici di Comune e Regione che hanno concesso in breve tempo tutte le autorizzazioni necessarie. Per il presidente della Regione, Alberto Cirio: “Cartier ha già una presenza importante in Piemonte e fa a Torino un ulteriore investimento significativo. In questa regione Cartier è nella sua casa naturale perché il gioiello è creatività, ingegno di innovare e il Piemonte è una realtà che sa innovare e inventare. Il lavoro che con il sindaco portiamo avanti per rendere attrattiva la città comincia a dare i suoi frutti”.
Torino non è l’unico sito produttivo piemontese in cui Cartier ha deciso di investire. Nel 2024 è previsto anche l’ampliamento del sito di Valenza, uno dei tre più importanti poli italiani del lusso, con 4.800 addetti distribuiti in circa 750 aziende di tutte le dimensioni e un fatturato che nel 2021 ha sfiorato 1,5 miliardi di euro.
Il nuovo sito alessandrino di Cartier occuperà circa 200 dipendenti. Tra Torino e Valenza il marchio francese di alta gioielleria dà attualmente lavoro a 650 persone. Numeri che, secondo le previsioni, sono destinati a crescere. (Da Conquiste del Lavoro di sabato 6 maggio 2023)
Rocco Zagaria

Categoria: