Stellantis, Cgil Cisl Uil contro i tagli ai servizi negli stabilimenti torinesi

martedì 13 Aprile 2021 / Focus

Oggi i sindacati alla Porta 2 di Mirafiori per denunciare i rischi su occupazione e redditi di molti lavoratori che operano nei siti di Stellantiis

Oggi nel cambio turno delle ore 14, davanti alla Porta 2 di Mirafiori, a Torino, Cgil Cisl Uil dell’Area metropolitana, insieme alle federazioni dei metalmeccanici, del commercio e dei lavoratori somministrati e atipici, hanno distribuito volantini per informare i dipendenti di Stellantis di quello che sta avvenendo all’interno degli stabilimenti torinesi del Gruppo. I sindacati territoriali hanno denunciato il taglio dei costi dei servizi che rischia di peggiorare le condizioni di lavoro dei dipendenti diretti e di ridurre pesantemente i livelli occupazionali e i redditi degli addetti delle imprese di pulizie e delle mense che operano a Mirafiori e all’Agap di Gugliasco. Si tratta di lavoratori che, oltre ad aspettare il rinnovo del contratto nazionale da più di 8 anni e ad avere nella maggioranza dei casi rapporti di lavoro part-time, subiranno una diminuzione dell’orario di lavoro di circa il 30%, con una drastica riduzione dei loro stipendi che sono già bassi e ormai prossimi alla soglia di povertà. Complica ulteriormente il quadro l’aumento del ricorso alla cassa integrazione del personale delle mense, causato dallo smatworking e dello spostamento della somministrazione dei pasti a fine turno, con conseguente crollo del servizio. A tutto ciò si aggiunge la decisione di Stellantis di non rinnovare il contratto ai 160 lavoratori somministrati.
“Il rilancio dell’industria torinese dell’auto – dicono le segreterie torinesi di Cgil Cisl Uil – riguarda i lavoratori direttamente dipendenti e quelli dell’intera filiera, metalmeccanici e delle altre categorie interessate dagli appalti di servizio, differenziati per condizioni di lavoro, contratti e salari. La nascita di Stellantis deve rappresentare una opportunità per dare prospettive agli stabilimenti italiani, alle aziende della filiera e alle imprese collegate dagli appalti di servizio”.

Il segretario generale Cisl Torino-Canavese Domenico Lo Bianco spiega che “Insieme a Cgil e UIl territoriali e alle categorie interessate ci stiamo attivando a ogni livello per difendere il lavoro. Nei giorni scorsi insieme alle federazioni Cisl interessate, Fim, Fisascat e Felsa, abbiamo fatto il punto e costituito un coordinamento per seguire con la massima attenzione questa vicenda che rischia di creare ulteriori incertezze per il futuro occupazionale di molte persone”. Il settore dell’automotive, pesantemente coinvolto dagli effetti della pandemia e dalla transizione ecologica verso una mobilità sostenibile, sta affrontando una condizione di incertezza che coinvolge imprese e lavoratori occupati nella filiera. Occorre, come chiedono all’unisono i sindacati, destinare agli stabilimenti piemontesi investimenti, volumi produttivi e nuovi modelli, oltre a quelli individuati dai precedenti piani industriali. “Questo taglio ai servizi negli stabilimenti torinesi è un brutto segnale – osserva il segretario generale Fim, Davide Provenzano – perché sempre di più Stellantis si configura come un settore più che un’azienda e un eventuale ridimensionamento dei suoi servizi interni può rappresentare un impoverimento dell’intero territorio. Nell’incontro con i vertici del gruppo fissato per il 15 aprile proprio qui a Torino, rivendicheremo l’importanza della presenza del Gruppo in città e chiederemo precise garanzie occupazionali, anche in vista della presentazione del piano industriale atteso per fine anno”. (Da Conquiste del Lavoro del 13 aprile 2021)
Rocco Zagaria

 

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