Siglato protocollo relazioni sindacali sulla ripresa dei servizi educativi e scolastici tra CGIL CISL UIL e Città di Torino

lunedì 5 Ottobre 2020 / Attualità
Il Comune di Torino in piazza Palazzo di Città vista
Il Comune di Torino in piazza Palazzo di Città

Sin dalle settimane immediatamente successive al lockdown CGIL CISL UIL di Torino hanno avviato con la città di Torino un’ampia interlocuzione finalizzata a sviluppare un confronto operativo su come guardare alla riapertura dei servizi educativi e scolastici secondo una prospettiva non frammentata ma che comprendesse l’intera filiera formativa.

Il confronto maturato ha portato alla firma di un Protocollo di relazioni sindacali che presenta alcune caratteristiche innovative e va nella direzione di una ricomposizione delle condizioni di lavoro, organizzative e contrattuali, a partire dalla centralità che i servizi educativi e scolastici ricoprono nella strategie di contenimento e prevenzione della diffusione del Covid19.

A partire da alcune considerazioni introduttive che investono, le linee di indirizzo nazionale, i documenti del Comitato tecnico-scientifico e quelli emanati dal Miur e le caratteristiche della governance della filiera formativa, il Protocollo agisce su tre direttrici:

  1. Ricomposizione delle condizioni di lavoro. Le parti concordano sulla necessità di definire strumenti finalizzati a garantire sicurezza e sostenibilità sociale della ripresa dell’attività educativa e scolastica includendo in una prospettiva complessiva, quindi non attraverso azioni separate, attività e servizi che comprendono prestazioni di lavoro regolate da 12 CCNL, sia del settore pubblico che di quello privato.
  2. Diritti di informazione. Per rafforzare le caratteristiche proprie di un protocollo di relazioni sindacali, l’accordo distingue tra l’informazione preventiva, necessaria alla condivisione delle informazione nella fase che precede l’attivazione delle misure di sicurezza, e l’informazione successiva che invece ha la finalità di possedere le conoscenze necessarie a sviluppare un’azione di controllo e monitoraggio sull’andamento delle attività. Il potenziamento dei diritti di informazioni consente alle organizzazioni sindacali e alle molteplici categorie coinvolte nella filiera formativa di agire non solo “a giochi fatti” ma di essere nella condizione di poter sviluppare i necessari interventi di condizionamento delle scelte e decisioni.
  3. Articolazione del confronto. Le parti concordano sulla necessità di istituire tre momenti di confronto per comprendere la varietà delle attività e delle rispettive condizioni contrattuali. Servizi educativi: una sede di confronto riguardante gli orari di lavoro dei servizi educativi, la loro organizzazione, la garanzia di sicurezza armonizzata rispetto alla qualità del servizio. L’Osservatorio sull’offerta formativa statale, il quale ha la finalità di monitorare l’andamento della ripresa nelle istituzioni scolastiche del territorio comunale. Settore privato della filiera formativa: si tratta di una sede di informazione e confronto che si propone di affrontare in maniera congiunta i servizi complementari e strumentali ai servizi educativi e formativi (ristorazione, trasporto, nidi d’infanzia in appalto, precarietà nei servizi, educativa di sostegno all’inclusione scolastica). La sede di confronto del settore privato si intreccia con l’accordo quadro in materia di regolazione degli appalti stipulato da CGIL CISL UIL e la città di Torino nel 2019.
  4. Gruppi di lavoro/commissioni paritetiche. Le parti concordano sulla possibilità di ricorrere a gruppi di lavoro e commissioni paritetiche finalizzate ad analizzare e approfondire aspetti tecnici e normativi  ritenuti significativi.

La logica che presiede il Protocollo è quello di favorire dunque un avanzamento delle relazioni sindacali nella filiera formativa a partire da una ricomposizione della frammentazione contrattuale nel segno della continuità occupazionale, della qualità dei servizi e della sostenibilità delle politiche formative.

CGIL                                                             CISL                                                             UIL

Piotto                                                           Armandi                                                       Lo Grasso

 

IN ALLEGATO PROTOCOLLO

 

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