Il 18 febbraio manifestazione a Pinerolo per salvare la PMT

venerdì 17 Febbraio 2017 / Attualità
I lavoratori in presidio davanti alla PMT di Pinerolo vista
I lavoratori in presidio davanti alla PMT di Pinerolo

Manifestazione a Pinerolo, sabato 18 febbraio, per salvare la PMT. I lavoratori scendono in piazza e sfileranno in corteo con partenza alle 9.30 dall’ingresso della fabbrica, per arrivare poi davanti a Piazza Facta. Qui prenderanno la parola il sindaco di Pinerolo, un lavoratore, le Rsu aziendali e le Organizzazioni Sindacali. Con questa iniziativa i dipendenti di PMT (ex Beloit) vogliono far sentire la loro voce in merito alla drammatica vicenda che stanno vivendo in questi giorni. La crisi dell’Azienda ha portato con sé il fallimento.  Una sola offerta è stata fatta da parte della Papcel, azienda Ceca con una sede in Piemonte, che prevede il mantenimento di circa 70 posti su 180. Tutti i tentativi di arginare la grave crisi degli ultimi anni non sono serviti. I lavoratori di Pmt non sono gli unici a vivere queste difficoltà: Pinerolo e tutto il Pinerolese, a partire dalle Valli, hanno pagato un prezzo troppo alto alla crisi.

I sindacati chiedono alle Istituzioni di fare concretamente e la propria parte e invitano la cittadinanza a unirsi alla manifestazione per difendere il lavoro di oggi e di domani. PMT è una storica azienda di Pinerolo con 180 dipendenti che produce e progetta macchine per la carta. Circa dieci anni fa fu acquisita dalla famiglia Nugo.  Da tre anni una quota della società è passata ai cinesi della CPMC. Crisi di mercato e successivo disimpegno dei cinesi ha fatto sì che i costi  non  fossero  più sostenibili. Il mercato delle macchine per la carta è in crisi, ma PMT è nota per il suo valore industriale e per le professionalità impiegate.

“Il Pinerolese – spiega Cristina Maccari, segretaria della Fim Cisl Torino-Canavese – non può vivere senza Industria e l’Industria ha bisogno delle professionalità dei lavoratori pinerolesi. Attualmente alla PMT stanno lavorando circa 42 lavoratori mentre i restanti 136 sono sospesi senza ammortizzatore sociale. Abbiamo chiesto un incontro al Ministero del Lavoro affinché venga riconosciuta anche ai lavoratori sospesi la cassa integrazione straordinaria. A ora siamo in attesa dell’incontro”.

 

 

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