Fermiamo la strage

martedì 21 Dicembre 2021 / Focus
incidente mortale a torino

Dopo il grave incidente mortale sul lavoro di sabato, nel quale hanno perso la vita tre lavoratori, Cgil Cisl Uil scendono in piazza oggi a Torino per dire “Basta alle morti sul lavoro”

Un’altra ferita profonda. Un altro immenso dolore per tre giovani vite spezzate. La città è sgomenta per ciò che è accaduto sabato mattina, in via Genova, dove il crollo di una gru su un palazzo di sette piani, ha provocato la morte di tre lavoratori impegnati nei lavori di ristrutturazione. Si chiamavano Roberto Peretto, 52 anni, Marco Pozzetti, 54 anni e Filippo Falotico di appena 20 anni. La prima vittima è morta sul colpo, mentre gli altri due sono deceduti poco dopo in ospedale. Altre tre persone sono rimaste ferite in modo non grave.

“Siamo tutti colpevoli! Riposate in pace” recita un biglietto, lasciato con un mazzo di rose rosse, sulle transenne vicino al luogo del disastro dove molti torinesi si sono recati per un momento di preghiera e raccoglimento. Torino è di nuovo è sotto schoc per quanto accaduto e la mente (forse di molti) va inevitabilmente a un’altra strage sul lavoro, che ha segnato in modo profondo la città: il rogo della ThyssenKrupp del 6 dicembre 2007 nel quale persero la vita 7 lavoratori.

Torino non ha dimenticato e non dimentica i suoi caduti sul lavoro e si stringe ancora una volta intorno ai famigliari delle vittime, straziati dal dolore. Il comune ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali dei tre lavoratori. “È il nostro segno di cordoglio per la loro tragica scomparsa e di commossa partecipazione dell’intera comunità torinese, con bandiere a mezz’asta nelle sedi comunali”: ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo.

La notizia della morte dei tre lavoratori è arrivata sabato mattina  proprio mentre a Roma era in corso la manifestazione della Cisl. Dal palco di piazza Santi Apostoli, il leader Cisl, Luigi Sbarra, ha comunicato alla piazza “della responsabilità e dell’orgoglio cislino” l’ennesima tragedia che si era appena consumata a Torino. Intervistato nelle ore successive dal quotidiano La Stampa, il segretario generale Cisl ha parlato di “strage indegna di un Paese civile”. Il leader cislino ha ribadito che: “È inaccettabile perdere la vita per la mancata applicazione delle misure di sicurezza e dei contratti” e che “per fermare questa lunga scia di sangue bisogna rafforzare le misure di contrasto, già deliberate dal Governo, servono misure repressive, più controlli, più medici del lavoro”. E naturalmente le imprese non possono considerare la sicurezza soltanto un costo. “È evidente – ha aggiunto Sbarra – che c’è un problema di controlli e di ispezioni che non sono oggi sufficienti a garantire la sicurezza nei cantieri, tanto più in una situazione di forte ripresa del settore dell’edilizia. Molte imprese utilizzano in maniera discutibile, a volte selvaggia, il sub appalto e spesso chi subentra applica la logica del massimo ribasso a discapito della sicurezza, della prevenzione, del rispetto dei contratti. È un sistema che va cambiato profondamente”.

Anche la risposta di Cgil Cisl Uil Torino non si è fatta attendere. “Bisogna fermare la stage. Basta morti sul lavoro!”: con questo slogan Cgil Cisl Uil territoriali manifestano oggi pomeriggio a Torino, nella centrale piazza Castello, sotto la sede della Prefettura, invitando le lavoratrici e i lavoratori, le associazioni e i cittadini a partecipare al presidio. “Bisogna fermare la strage dei morti sul lavoro. Devono essere applicate subito le norme di legge esistenti e avviato il tavolo specifico con la Prefettura”: dicono i segretari di Cgil Cisl Uil Torino, Enrica Valfré, Domenico Lo Bianco e Gianni Cortese. Dall’inizio dell’anno sono 44 i morti sul lavoro in Piemonte: uno ogni otto giorni. Dai dati emerge che il settore più a rischio è quello dell’agricoltura. Agricoltori, muratori, artigiani e autotrasportatori sono le figure con i maggiori indici di mortalità.

Per tutte queste ragioni, la sicurezza sul lavoro resta un’emergenza nazionale che va affrontata con la massima determinazione. Basta morti! (Da Conquiste del Lavoro del 21 dicembre 2021)  

Rocco Zagaria    

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