Emergenza coronavirus, Cgil Cisl Uil Torino: “Evitare il contagio e tutelare la salute in ogni luogo di lavoro. Una settantina le aziende che hanno già sospeso la produzione”

martedì 17 Marzo 2020 / Emergenza COVID-19
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Sono moltissime le aziende che nel nostro territorio stanno interrompendo la loro attività per rispondere all’emergenza del coronavirus e molte ancora le criticità presenti nei servizi che devono garantire l’apertura. La preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori che si è espressa in questi giorni anche con scioperi e richieste di intervento alle autorità pubbliche, ed il protocollo sottoscritto sabato mattina tra governo, CGIL, CISL, UIL ed associazioni datoriali, ha reso esplicita che la priorità oggi è quella della tutela della salute in ogni luogo di lavoro. L’espansione del virus si combatte riducendo ogni occasione di contagio: i luoghi di lavoro non sono una zona franca dove non valgono le misure che ognuno di noi è tenuto a rispettare al di fuori. Il decreto con le misure economiche approvato ieri, che estende gli ammortizzatori sociali, è uno strumento utile per permettere di tutelare insieme la salute ed il reddito.

Nella giornata di oggi sono state più di 70 le aziende ad aver sospeso l’attività produttiva, in alcuni casi dopo la dichiarazione di stato di agitazione o di sciopero; gli addetti interessati sono circa 30mila  nel settore metalmeccanico, a cui bisogna aggiungerne circa 7.000 nei settori gomma plastica, chimico, grafica e cartotecnica. Nel settore della logistica e dell’e-commerce, in particolare, la situazione presenta ancora grandi criticità, soprattutto per la mancata dotazione degli strumenti di protezione e l’intensificarsi dell’attività lavorativa. In molte aziende sono stati fatti accordi per rallentare e/o sospendere le attività e sono state condivise le misure per la messa in sicurezza di lavoratrici e lavoratori; qui i delegati sono impegnati nella costituzione dei comitati aziendali previsti dal protocollo per monitorare le situazioni. E’ sicuramente più difficile la situazione nelle aziende più piccole dove la nostra presenza sindacale è meno radicata.

Ci troviamo in una situazione inedita, dove è fondamentale il rapporto tra parti sociali ed istituzioni: per questo – e per verificare l’applicazione del protocollo – abbiamo chiesto già nella giornata di sabato al prefetto di Torino di attivare una cabina di monitoraggio con sindacati ed associazioni datoriali. Ci sono servizi ed aziende che non possono chiudere, dove è ancora più importante tutelare la salute di chi lavora, a partire da chi, negli ospedali ormai da giorni, con dotazioni organiche sottodimensionate e scarsi dispositivi di protezione, si prende cura di coloro che si ammalano. Le persone chiamate per essere assunte non prendono servizio perché spesso abitano in altre regioni ed il posto è a tempo determinato. Anche nelle strutture per anziani e nei servizi sociali, dove non si può sospendere l’assistenza, scarseggiano i mezzi di protezione.

A tutte queste lavoratrici e lavoratori, a chi fa le pulizie negli ospedali, a chi lavora nella filiera alimentare, a chi lavora nei negozi aperti e nei supermercati, va il nostro sincero ringraziamento e la vicinanza affinché possano operare in sicurezza. Bisogna impedire la diffusione del contagio e salvaguardare la salute di tutti, anche di chi svolge attività considerate solo in parte essenziali (banche, assicurazioni, poste, uffici pubblici). Per questi servizi bisogna estendere il lavoro da remoto e riorganizzare le attività, mantenendo in servizio vincolato ai siti solo il personale indispensabile.

Le nostre delegate e i delegati, tutte le categorie di CGIL CISL UIL, in prima linea nel rapporto con i lavoratori, cercano quotidianamente, anche in questa fase così complicata, di trovare soluzioni. Tutti stanno facendo grandi sacrifici per tutelare le nostre comunità. Sappiamo che gli effetti sull’economia saranno importanti, così come quelli sulle persone più vulnerabili, ma ne verremo a capo. Anziani e giovani sono accomunati nei sacrifici (pensiamo ai tanti ragazzi e alle ragazze che seguono le attività didattiche spesso senza disporre di supporti tecnologici adeguati). Noi ci siamo ora e ci saremo dopo, come sempre a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori.

CGIL CISL UIL Torino

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