Alessio Tubi, ai cancelli la ‘manifestazione per la vita’ dopo la morte dell’operaio Mostapha El Miski

venerdì 18 Novembre 2022 / Focus

Presidio questa mattina ai cancelli dell’Alessio Tubi a La Loggia, in provincia di Torino: la “manifestazione per la vita” è stata organizzata da Fim, Fiom e Uilm Torino per richiamare l’attenzione, ancora una volta, sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dopo la morte la settimana scorsa di un lavoratore interinale di 41 anni di origine marocchina Mostapha El Miski, travolto da alcuni pacchi contenenti materiale metallico. Non è più tollerabile che in Italia ci sia una media di tre morti sul lavoro al giorno – spiegano Fim, Fiom e UIlm Torino – e innumerevoli infortuni, molti dei quali invalidanti a livello permanente. Con questa iniziativa vogliamo mettere al centro dell’attenzione il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che deve trovare una soluzione definitiva. Per queste ragioni al presidio, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, abbiamo messo in evidenza i punti che dovranno essere affrontati e le richieste per intervenire fattivamente”. I sindacati chiedono alle istituzioni locali “di chiedere al governo lo stanziamento immediato di fondi per l’assunzione di ispettori che vadano nelle aziende a verificare che le procedure di sicurezza siano applicate correttamente” e alle associazioni degli industriali, a partire da Federmeccanica, “di intervenire nei confronti dei loro associati per sensibilizzarli sul tema della salute e sicurezza, in modo tale che le stesse imprese implementino degli investimenti finalizzati a ridurre al minimo il rischio infortuni”.

“La sicurezza  – ha detto il segretario generale della Fim Cisl Torino-Canavese, Davide Provenzano – non può essere considerata un costo ma un investimento sui propri dipendenti e sul futuro aziendale. Chiediamo più ascolto da parte di tutti i soggetti che si occupano del tema a partire dagli organismi preposti e dalla politica locale”. (Ansa)

 

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