A Mirafiori il “Polo del riciclo” di Stellantis

mercoledì 21 Settembre 2022 / Focus
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Tavares annuncia la svolta green per Mirafiori. Fim Cisl: ”Bene le iniziative per Torino, ora un tavolo per gli altri siti del gruppo”

Alla fine la svolta, che Torino attendeva da tempo, c’è stata. Nel futuro di Mirafiori ci sono il nuovo polo dell’economia circolare e la produzione di cambi per le auto ibride e plug-in di Stellantis. Nello storico stabilimento torinese dell’auto nascerà il principale hub di economia circolare del gruppo automobilistico – che sarà inaugurato nel 2023 e garantirà modelli di produzione e consumo sostenibile – e verrà avviato un nuovo progetto industriale con il partner Punch Powertrain per la costruzione di trasmissioni elettrificate a doppia frizione che saranno utilizzate per i veicoli ibridi e plug-in della casa madre.
L’annuncio è arrivato al termine dell’incontro, che si è svolto sotto la Mole, tra l’ad di Stellantis Carlos Tavares e le istituzioni locali, rappresentate dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo e dal presidente della Regione, Alberto Cirio.
Per quanto riguarda il nuovo polo di economia circolare, la fabbrica torinese inizierà a operare con tre attività progettate per aumentare la sostenibilità produttiva: rigenerazione di componenti, ricondizionamento e smantellamento di veicoli. L’obiettivo è quello di espandersi ulteriormente a livello globale.
L’azienda ha spiegato che l’iniziativa si basa sulle competenze attualmente in possesso da parte del gruppo e rappresenta un ulteriore importante passo nell’attuazione del piano strategico per la business unit Economia Circolare di Stellantis. Quest’ultima mira a quadruplicare i ricavi derivanti dall’estensione della vita utile di componenti e servizi e ad aumentare di 10 volte, rispetto al 2021, i ricavi ottenuti dal riciclo entro il 2030.
L’intesa con Punch Powertrain – per incrementare la produzione di trasmissioni elettrificate a doppia frizione (eDCT) di futura generazione per veicoli ibridi e ibridi elettrici plug-in – punta invece a soddisfare la crescente domanda di auto elettriche e a raggiungere gli obiettivi del piano Dare Forward 2030. L’impianto sarà nel complesso di Mirafiori e integrerà la capacità produttiva di Metz, in Francia. L’avvio della produzione, che sarà di circa 600mila pezzi all’anno è previsto per la seconda metà 2024. A regime gli impianti di Mirafiori e Metz saranno fornitori di tutti gli stabilimenti Stellantis in Europa.
“Gli annunci di oggi – ha affermato l’ad di Stellantis, Carlos Tavares – evidenziano sia il nostro impegno verso l’Italia sia la nostra capacità di prendere decisioni responsabili per anticipare l’imminente cambiamento globale del nostro settore, mentre ci adoperiamo per raggiungere i nostri obiettivi Dare Forward 2030. Sono molto grato a tutti coloro che hanno partecipato alla definizione e all’implementazione di questi piani per diventare un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile”.
Negli ultimi quattro anni, Stellantis ha investito oltre 5 miliardi di euro nelle attività italiane per la realizzazione di nuovi prodotti e siti produttivi. Il gruppo mira anche a riqualificare e migliorare le competenze dei propri dipendenti. Per questo motivo proseguirà la proficua collaborazione con il Politecnico di Torino che ha portato alla creazione di un campus di design e mobilità sostenibile all’interno dell’area di Mirafiori.
“Valutiamo positivamente – affermano i segretari nazionale e territoriale dei metalmeccanci Cisl, Ferdinando Uliano e Davide Porvenzano, che hanno incontrato il responsabile delle relazioni industriali del gruppo, Giuseppe Manca – le due importanti iniziative industriali sul comprensorio di Mirafiori. Il nuovo cambio ibrido e il polo dell’economia circolare consentiranno di rispondere positivamente al mantenimento dell’attuale occupazione dell’area torinese. Ora, però, è venuto il momento di convocare il tavolo Stellantis a livello ministeriale, in quanto per noi è importante verificare il lancio di nuove produzioni e la messa in sicurezza degli altri stabilimenti oggi più esposti sulle motorizzazioni tradizionali e i percorsi legati alla formazione professionale. È prioritario costruire le condizioni per il futuro sia in termini industriali che occupazionali”. (da Conquiste del Lavoro del 21 settembre 2022)
Rocco Zagaria

 

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