Stati Generali nel mondo del lavoro a Torino: occasione per riflettere e parlare del futuro

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STATI GENERALI LAVORO TORINO Stati Generali nel mondo del lavoro a Torino: occasione per riflettere e parlare del futuro

Torino ha ospitato nei giorni scorsi gli Stati Generali del mondo del lavoro. L’intento dei promotori – soggetti privati e istituzionali –  era quello di richiamare in città le energie e i principali attori del mondo del lavoro per condividere prospettive e collaborare insieme alle soluzioni per il futuro.  In quattro giorni si sono svolti 33 eventi, con 90 speaker, dislocati in 11 location della città: dal Lingotto Fiere al Piccolo Regio, dai Musei del Risorgimento e dell’Automobile al Centro Congressi dell’Unione Industriale. Le parole chiave di questa prima edizione sono state innovazione, sviluppo e sostenibilità.

Si è parlato anche di welfare, ricadute occupazionali dei grandi eventi, etica e felicità nel lavoro, con un programma dedicato alle donne e un focus sulle start up. E non sono mancati incontri con i direttori del personale di grandi aziende – come Lamborghini, Mondadori, Credit Agricole, Bosch e Pininfarina – e i rappresentanti di istituzioni e sindacati. “Gli Stati Generali – ha spiegato Pier Carlo Barberis, tra i  promotori dell’evento e consigliere di amministrazione dello studio giuslavorista “LabLaw” – nascono dall’idea che per migliorare il mondo del lavoro bisogna coniugare tradizione e innovazione. Tra gli obiettivi dell’iniziativa c’è quello di creare un territorio unico, dove parlare del mondo del lavoro in ambito positivo e innovativo”.

Per l’assessore comunale al Lavoro, Alberto Sacco: “Torino rappresenta il luogo ideale da cui partire. Innovazione, sviluppo e sostenibilità sono le stesse tre componenti attorno a cui sta ruotando il sistema produttivo di Torino e dell’intero sistema Paese”.

Negli Stati Generali di Torino si sono affrontati i principali temi del lavoro di oggi e di domani: dalle nuove relazioni industriali alla regolazione del lavoro nella App Economy, alle trasformazioni in atto nell’organizzazione del lavoro a seguito degli impatti delle nuove tecnologie fino alla definizione di un nuovo quadro di regole in grado di valorizzare e regolamentare un mondo del lavoro profondamento cambiato e in continua trasformazione.

“Un importante appuntamento di confronto, riflessione ed elaborazione sul futuro del lavoro che dimostra ancora una volta la vocazione e la capacità di Torino di essere città laboratorio per il paese” – ha detto Il segretario confederale Cisl, Angelo Colombini, intervenuto – insieme, ai segretari nazionali di Cgil e Uil, Vincenzo Colla e Tiziana Bocchi e al giuslavorista, Francesco Rotondi – al dibattito, moderato dal direttore di Enonomy, Sergio Luciano: “I cambiamenti nel mondo del lavoro: sviluppi e opportunità”.

“La società – ha sottolineato Colombini – si muove sempre di più su due versanti: nuove tecnologie e ambiente. Dobbiamo guardare con maggiore attenzione allo sviluppo sostenibile e aiutare i lavoratori ad affrontare e a gestire, attraverso la formazione, la difficile transizione in atto. Il nostro ruolo di sindacato, come soggetto responsabile, è soprattutto questo. Nell’orientamento dei giovani nel mondo del lavoro, resta fondamentale anche il ruolo della scuola”.

Per Francesco Rotondi, giuslavorista di LabLaw: “Siamo di fronte un cambiamento epocale della società, dell’economia, dell’impresa e di conseguenza del mondo del lavoro. La sfida che ci attende è capire come cogliere le opportunità e come governare le criticità che il progresso porta con sé, abdicando a letture ideologiche dei processi e ispirandosi il più possibile al senso di realtà”.

Rocco Zagaria

 

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