A Novarello la prima giornata di lavori del IV congresso della Cisl Piemonte Orientale con i segretari Ugazio, Caretti e Cuccello

martedì 8 Aprile 2025 / Congressi
“Il coraggio della partecipazione” è questo il titolo dei lavori congressuali che si svolgono nelle giornate di oggi (8 aprile) e domani (9 aprile) presso il Centro Congressi di Novarello, a Novara. Dopo la relazione della segretaria generale Elena Ugazio, hanno portato il loro saluto numerosi ospiti, tra i quali i segretari generali delle altre tre Ust territoriali: Tortino-Canavese, Alessandria-Asti e Cuneo, Giuseppe Filippone, Marco Ciani ed Enrico Solavaggione. Al congresso partecipano 145 delegati in rappresentanza dei 66mila iscritti provenienti dalle quattro province di Biella, Novara, Vercelli e Verbania. I lavori congressuali termineranno nel pomeriggio di domani (9 aprile) con l’elezione del segretario generale e della segreteria che guideranno l’organizzazione per i prossimi quattro anni.
“Riteniamo urgente una cabina di regia (istituzioni, sindacato, imprese, sistema scolastico)  –  ha detto la segretaria generale della Cisl Piemonte Orientale, Elena Ugazio, nella sua relazione introduttiva – che abbia l’ambizione di immaginare cosa sarà il territorio fra 15/20 anni, per comprendere se e come rendere “nuove” quelle vocazioni. La nostra Università potrà fornirci chiavi di lettura importantissime. Uno dei temi di analisi dovrà essere quello dell’energia, in un Paese dipendete nel suo approvvigionamento,  con un conseguente aumento di costi che incidono molto nella vita di famiglie ed imprese. Noi ospitiamo a Trino una delle quattro centrali italiane dismesse, con tutto il dibattito connesso sul deposito nazionale delle scorie, non possiamo non interrogarci sul nucleare con un approccio scientifico e non ideologico, e ringrazio Fabrizio che nel congresso della Flaei ha messo a disposizione la sua professionalità per aiutarci ad approfondire”.

Il IV congresso della CISL del Piemonte Orientale, conferma la vitalità di una comunità sindacale capace di guardare al futuro con coraggio, competenza e senso di responsabilità. Nelle conclusioni della prima giornata di lavori affidate ad Andrea Cuccello, segretario confederale della CISL, è emersa con forza l’identità di una CISL viva, radicata nei territori, che non si limita a denunciare, ma costruisce soluzioni e proposte concrete.

“Abbiamo ascoltato parole vere, coraggiose, generative – ha detto Cuccello – che raccontano una CISL che ha memoria e visione, che si sporca le mani nelle vertenze ma che sa progettare e innovare”. Dalle scuole alle aree interne, dalla sanità pubblica alla partecipazione dei lavoratori, il Congresso ha offerto uno sguardo a 360° sulle sfide del presente e del futuro, tra demografia in caduta, crisi della cura, intelligenza artificiale, transizioni energetiche e industriali.Tra i temi più urgenti, Cuccello ha denunciato le conseguenze di un ritorno a politiche economiche solitarie e aggressive: “con i dazi annunciati da Trump e la risposta della Cina a creato una tempesta perfetta sui mercati. Ma non è solo una questione di numeri – ha ammonito –. Quando la politica si piega al populismo commerciale e al nazionalismo economico, il rischio è che a pagare possano essere i lavoratori, le famiglie, i distretti industriali”.
“Servono risposte coordinate, serve più Europa – ha affermato Cuccello –. Un’Europa che non risponda emotivamente, che metta in campo una strategia industriale forte, coordinata, sostenibile, partecipata. La competizione globale non si affronta da soli. Si affronta insieme, con cooperazione, giustizia e solidarietà”.
Prima di Cuccello è intervenuto il segretario generale della Cisl Piemonte, Luca Caretti, che ha parlato dei principali temi della Regione: dalla crisi industriale alla sanità, dalla sicurezza nei luoghi di lavoro alle infrastrutture.
“La Cisl – ha affermato Caretti – è una organizzazione che il prossimo 30 aprile compie 75 anni di vita. Una storia fatta di grandi valori, straordinariamente attuali ancora oggi, che ha accompagnato le trasformazioni del nostro Paese in questi decenni. Le nostre parole d’ordine, ieri come oggi, sono contrattazione, partecipazione e innovazione”. (r.z.)

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