Tentativi di Patto sociale

lunedì 12 Dicembre 2022 / Attualità

Il 7 dicembre a Roma si è svolto l’incontro, fortemente voluto dalla CISL, con il governo per presentare le richieste di pensionati e lavoratori riguardo la legge di bilancio. Ecco i punti salienti dell’incontro e la posizione della Cisl e della FNP.

LE PENSIONI

La prima richiesta è quella di ripristinare la rivalutazione annuale delle pensioni nelle modalità precedenti e non solo fino a quattro volte il minimo come previsto nella nuova bozza governativa. Un altro tema importante è quello della riforma delle pensioni per chi lavora, che deve essere improntata alla flessibilità di scelta a partire dai 41 anni di contributi senza vincolo di età, oppure dai 62 anni con una quota da stabilire. Ultimo, ma non di importanza, una garanzia per i giovani.

CONTRO IL CARO ENERGIA

Positivo il giudizio su alcune misure per la famiglia, come ad esempio gli interventi contro il caro energia: dalla riduzione del costo delle bollette, all’elevazione del tetto Isee per il bonus energia fino a 15.000 €, già alzato precedentemente a 12.000 €. Aumentato di un mese il congedo per i figli fino a 6 anni retribuito all’80%, che chiediamo sia valido anche per il padre. Per i lavoratori, invece, viene ridotta la tassazione (cuneo fiscale) del 3% fino a 20 mila € di reddito e del 2% fino a 35.000, e ridotta anche la tassazione sui premi di risultato (contrattazione aziendale) dal 10 al 5%.

FISCO E LOTTA ALL’EVASIONE

Abbiamo espresso forti perplessità sulla assenza di volontà nella lotta all’evasione fiscale, in presenza di altri provvedimenti come la tassa piatta al 15% per gli autonomi e la libertà di girare con 5.000 € di contanti che non vanno di certo nella giusta direzione. Anche sul tema della sanità manca un progetto di crescita di investimenti: solo 2 miliardi che coprono a malapena le ulteriori spese energetiche e un impegno a ripristinare gli organici di medici e infermieri di cui si sente la carenza.

SI PUO’ FARE UN PATTO?

A fronte delle contrarietà espresse, il governo avendo ora poco tempo per radicali modifiche, si è impegnato a confrontarsi con il sindacato. Da gennaio sono previsti tavoli di confronto su tutte le materie delicate: pensioni, lavoro e fisco con i ministri competenti. Di fronte a questa disponibilità e ai tempi stretti, la CISL ha sospeso un giudizio definitivo e ritenuto non utile indire scioperi generali che vanno spesi con attenzione e in fasi più decisive: se il confronto continuerà riserveremo le forme di lotta al momento giusto. Ad oggi, infatti, il rischio è quello di non usare correttamente la forma più alta di mobilitazione.

Mobilitazione che invece vogliamo mantenere con l’impegno di tutta la FNP con la CISL per promuovere iniziative di informazione, confronto coi parlamentari e i partiti presenti in parlamento affinché le nostre proposte abbiamo valore ed efficacia. Tra queste c’è la conferma della legge sulla non autosufficienza che, abbozzata dal governo precedente, deve essere approvata in parlamento entro il mese di marzo per diventare operativa.

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