Requisiti per la pensione di vecchiaia nel 2023

venerdì 13 Gennaio 2023 / Fisco e previdenza

Per un lavoratore il periodo della vecchiaia viene economicamente tutelato da una pensione. L’attuale legislazione prevede che l’età per percepire la pensione di vecchiaia sia 67 anni, almeno fino a dicembre 2024. In alternativa, all’età “rigida”, esistono delle possibilità di anticiparla, questo dipende dalla volontà del lavoratore ed anche dal numero degli anni di contributi versati. Indicheremo in questo articolo i requisiti che sono necessari per il diritto alla pensione di vecchiaia, mentre in un prossimo articolo indicheremo i requisiti per le pensioni anticipate. Due sono i tipi di pensione di vecchiaia attualmente esistenti. Vediamoli:

A) Sistema misto (retributivo e contributivo) riguarda coloro che hanno iniziato a versare i contributi prima del 1° gennaio 1996. Per questi lavoratori occorrono 67 anni di età sia per gli uomini che per le donne; avere versato almeno 20 anni di contributi. Sono sufficienti 15 anni quando sono stati raggiunti entro il 1992 oppure, se entro la stessa data si è ottenuto l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria. Con gli stessi anni di contribuzione e con un’invalidità permanente non inferiore all’80% sono sufficienti 56 anni di età se donna e 61 anni se uomo a condizione che siano lavoratori dipendenti, la decorrenza (finestra), in questo caso, è di 12 mesi dopo il raggiungimento del diritto. Sono sufficienti 66 anni e 7 mesi di età con almeno 30 anni di contribuzione ed una attività lavorativa gravosa o usurante per 7 anni negli ultimi 10. Con contributi antecedenti il 1996 è possibile ottenere l’integrazione al trattamento minimo (572 euro al mese) in base a dei limiti di reddito previsti per il titolare e per il coniuge.

B) Sistema contributivo: riguarda chi ha versato il primo contributo a partire dal 1° gennaio 1996 in poi: occorrono 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi a condizione che l’importo della pensione maturato non sia inferiore ad una “soglia” che per il 2023 è di 755 euro al mese, pari a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. In mancanza dell’importo soglia bisogna attendere i 71 anni di età per poter percepire quanto si è versato, a condizione di avere almeno 5 anni di effettiva contribuzione. Per questo sistema di pensione non è previsto il trattamento minimo.

Entrambe le due pensioni di vecchiaia, si possono ottenere anche con il “ cumulo”, cioè con la somma dei contributi versati presso fondi diversi, per attività diverse ma non ricongiunti onerosamente. Questa possibilità è gratuita e prevede che ogni singolo fondo liquidi la propria quota di pensione, mentre il pagamento viene effettuate da un singolo Ente. I requisiti sono i medesimi di quelli indicati ai punti A) e B). Per le pensioni di vecchiaia non esistono più le così dette finestre, ad eccezione per gli invalidi all’80%, pertanto la decorrenza è dal mese o dal giorno (dipendenti pubblici) successivo al raggiungimento dei requisiti. Per ottenere la pensione di vecchiaia il lavoratore dipendente deve cessare l’attività lavorativa, cosa non richiesta al lavoratore autonomo.

Angelo Vivenza

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