Pensioni, guida alla rivalutazione anticipata

giovedì 8 Settembre 2022 / Attualità

Il decreto «aiuti bis», al fine di aiutare i pensionati a fronte del caro prezzi, prevede due misure per la rivalutazione delle pensioni in partenza a ottobre 2022. In questo modo, l’aumento dell’assegno è anticipato di tre mesi rispetto al consueto adeguamento al costo della vita, che sarebbe dovuto partire dal 1° gennaio 2023.

AUMENTO DEL 2% DA OTTOBRE 2022

 Per sostenere il potere d’acquisto delle pensioni, il decreto anticipa a ottobre una parte della rivalutazione che ordinariamente sarebbe spettata a partire da gennaio, pari ad un aumento del 2%. La somma verrà riconosciuta per ciascuna delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, inclusa la tredicesima mensilità. L’incremento verrà riconosciuto alle pensioni di importo lordo fino a 2 mila 692 euro mensili (ovvero 35mila euro all’anno).

Attenzione: percepiscono l’anticipazione anche le pensioni più alte di 2.692 euro al mese, ma più basse di 2.744 (cifra che si ottiene sommando al tetto l’aumento spettante). In questo caso, spetta solo la parte che porta la pensione a 2.744 euro.

 Come viene calcolato l’importo?

La rivalutazione verrà calcolata con il sistema delle perequazioni attualmente vigente, quindi con i criteri di progressività delle percentuali di perequazione. Ecco alcuni esempi pratici semplificati:

  • pensione minima (524,34 euro al mese): rivalutazione al 2%, da ottobre 10,5 euro in più;
  • pensione di 1.000 euro al mese: rivalutazione al 2%, da ottobre 20 euro in più;
  • pensione di 1.500 euro al mese: rivalutazione al 2%, da ottobre 30 euro in più;
  • pensione di 2.000 euro al mese: rivalutazione al 2%, da ottobre 40 euro in più;
  • pensione di 2.500 euro al mese: perequazione al 90% e rivalutazione del 2%, da ottobre 50 euro in più;
  • pensione di 2.692 euro al mese: perequazione al 75% e rivalutazione del 2%, da ottobre 52 euro in più.

CONGUAGLIO DELLO 0,2%

 La seconda misura consiste nell’anticipo a novembre 2022 delle operazioni di conguaglio della rivalutazione dello 0,2% dello scorso anno. Si tratta, cioè, del recupero della differenza fra l’1,7% di inflazione stimata e l’1,9% di inflazione effettiva nel 2021. Il conguaglio, previsto per gennaio 2023, sarà riconosciuto a novembre 2022 a tutti i pensionati.

Categoria: ,