DATECI RETTA – Manifestazione nazionale il 1 giugno

giovedì 30 Maggio 2019 / Attualità

“Dateci retta!” Nello slogan scelto per la manifestazione del primo giugno riecheggia tutto il malcontento dei pensionati italiani, le cui necessità sono completamente ignorate. Già nelle scorse settimane, come sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, ci siamo mobilitati per protestare contro la totale mancanza di attenzione nei nostri confronti da parte del Governo. Ora renderemo visibile il nostro malcontento con una grande manifestazione.
Sarà un momento sicuramente molto partecipato: visto il numero di adesioni è stato necessario spostarci in Piazza San Giovanni! In un primo momento, si era pensato ad una piazza meno capiente.

“L’unica misura messa in campo”, denunciano i Sindacati “è stata quella del taglio della rivalutazione, che partirà dal 1° aprile, e a cui si aggiungerà un corposo conguaglio che i pensionati dovranno restituire nei prossimi mesi. La tanto sbandierata pensione di cittadinanza, invece, finirà per riguardare un numero molto limitato di persone e non basterà ad affrontare il tema della povertà”.

Inoltre, non è stato previsto nulla sul fronte delle tasse: i pensionati continuano a pagarle in misura maggiore rispetto ai lavoratori dipendenti. Nulla si muove sul fronte della sanità, dell’assistenza e della non autosufficienza: sono temi di straordinaria rilevanza per la vita delle persone anziane e delle loro famiglie e necessiterebbero quindi di interventi e di risorse.

“Il Governo”, concludono Spi, Fnp e Uilp, “si è mostrato del tutto sordo alle rivendicazioni e alle necessità dei pensionati italiani, accusati addirittura di essere degli avari per aver osato protestare a fine dicembre contro il taglio della rivalutazione. La loro mobilitazione è, quindi, necessaria e non più rinviabile”.

Chi non potrà essere in piazza con noi, potrà seguire la giornata nelle fotografie e nei video che compariranno sui nostri social, in particolare su Facebook (chi non ci segue ancora, clicchi qui e poi metta “mi piace” alla pagina!). Cliccando sul link qui sotto invece potete leggere sin da ora le nostre rivendicazioni: sono semplici e immediate eppure sono rimaste inascoltate troppo a lungo.

 

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