A maggio i nuovi minimi di pensioni, con scadenza!

martedì 18 Aprile 2023 / Attualità

Finalmente l’Inps ha emanato le istruzioni applicative in merito alla corresponsione dei nuovi importi minimi di pensione con decorrenza gennaio 2023. Questi nuovi importi e i relativi arretrati dovrebbero essere pagati con la rata di maggio. Sono stati istituiti dalla legge di Bilancio 2023, con questa motivazione: “al fine di contrastare gli effetti delle tensioni inflazionistiche registrate e attese per gli anni 2022 e 2023, viene riconosciuto, in via transitoria, un incremento di 1,5 punti percentuali per l’anno 2023, elevati a 6,4 punti percentuali, per i soggetti di età pari o superiore a settantacinque anni, e di 2,7 punti percentuali per l’anno 2024. L’incremento viene riconosciuto qualora il trattamento pensionistico mensile sia pari o inferiore all’importo mensile del trattamento minimo Inps. Resta fermo che gli effetti dovuti all’incremento cessano, in ogni caso, rispettivamente al 31 dicembre 2023 e 31 dicembre 2024”. Vediamo le disposizioni applicative dell’Inps:

A) a chi spettano: L’incremento in argomento è riconosciuto a coloro che percepiscono un importo pari o inferiore al trattamento minimo Inps. La quota di incremento spetta da gennaio 2023 a dicembre 2024, compresa la 13^ mensilità. Per le pensioni che hanno decorrenza fra gennaio 2023 e dicembre 2024, l’incremento spetta dalla data di decorrenza della pensione.

B) calcolo dell’incremento per l’anno 2023: trattamento minimo in essere: 563,74 euro x 1.5% di incremento = + 8,46 euro per un totale di 572,20 euro per chi ha meno di settantacinque anni di età. Per chi ha da settantacinque anni in su: 563,74 euro x 6,40% di incremento = + 36,08 euro per un totale di 599,81 euro. Pertanto nell’anno 2023, per effetto di questi due incrementi, il titolare del trattamento minimo, con meno di settantacinque anni, percepisce 572,20 euro al mese, con almeno settantacinque anni percepisce 599,81 euro.

Qualora l’importo mensile sia inferiore al trattamento minimo, l’incremento è riconosciuto utilizzando come calcolo l’importo in pagamento: esempio importo mensile della pensione anno 2023: 300 euro con meno di settantacinque anni x 1,5% = + 4,50 per un totale di 304,50 euro al mese. Più di settantacinque anni: 300 x 6,4% = + 19,20 per un
totale di 319,20 euro al mese. Come indicato dalla legge di Bilancio le quote di incremento vengono corrisposte, in via transitoria, per il 2023 e il 2024. Inoltre, dalla circolare dell’Inps, si evince che l’importo effettivo e di riferimento del trattamento minimo Inps rimane quello “ufficiale” in essere al 1° gennaio 2023, cioè 563,74 euro mensili. Di conseguenza tutta la normativa pensionistica legata al trattamento minimo, come i limiti di reddito, le maggiorazioni sociali, l’applicazione della perequazione, la 14^ mensilità, ecc., dovrà fare riferimento all’importo effettivo con esclusione degli aumenti riconosciuti per in biennio 2023/24.
Con il primo pagamento verranno corrisposti anche gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2023 o dalla decorrenza della pensione se successiva.

Angelo Vivenza

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