Patronati servizio indispensabile per aiutare i più deboli: le parole di Furlan alla presentazione del bilancio sociale dell’Inas

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Milioni di persone si rivolgono ai patronati dei sindacati per essere aiutate, assistite gratuitamente, sorrette in momenti particolarmente importanti della loro vita. E’ un servizio di grande qualità che viene offerto a tutti i cittadini italiani ed agli immigrati e che soprattutto in questi anni di crisi ha consentito a molte donne ed a molti uomini di sentirsi un pò meno soli”. Lo ha detto a Roma la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, intervenuta alla presentazione del bilancio sociale dell’Inas Cisl. “Il patronato è uno strumento indispensabile nella nostra democrazia. Svolge un ruolo sociale importantissimo di sussidiarietà, di supplenza ed anche di collegamento tra le istituzioni, gli enti nazionali che si occupano di previdenza, di infortuni e malattie sul lavoro e la cittadinanza”- ha sottolineato la Furlan ricordando il valore sociale e la capillarità dell’attività del patronato nel nostro paese. “La straordinaria professionalità degli operatori del nostro patronato Inas viene ogni giorno riconosciuta da migliaia di cittadini che si rivolgono a questo servizio – ha detto Furlan. Ma sono anni che aspettiamo una regolazione da parte delle istituzioni in un settore dove oggi non tutti hanno le stesse caratteristiche di qualità, trasparenza e professionalità dei patronati sindacali. La grande sfida sarà quella di individuare, attraverso i nuovi bisogni, i servizi da offrire ai cittadini, in modo da poter tutelare i più deboli e bisognosi, mettendo sempre al centro i diritti della persona”.

Coniugare numeri e capacità di ascolto e di tutela: è l’impresa che il patronato Inas Cisl ha affrontato nel proprio bilancio sociale, presentato questa mattina a Roma, per dare un valore all’impegno quotidiano di 1.625 operatori dell’Istituto, in Italia e all’estero. Per 1.466.272 utenti assistiti nel 2016, sono state aperte 2.173.210 pratiche in Italia, di cui 343.891 sono state elaborate in forma completamente gratuita in Italia, per un valore di 12,34 milioni di euro. Il valore complessivo dell’attività è di 110 milioni, con un ritorno sociale generato dall’Inas, rispetto all’investimento pubblico, del 167%. In questo sforzo di fornire tutela a una platea sempre più vasta, il lavoro dei volontari – a supporto dei dipendenti Inas – assume grande rilevanza, con oltre 700.000 ore di impegno gratuito.

L’Inas ha addirittura aumentato questa sua impressionante attività, nonostante una situazione economica fortemente segnata dai tagli al fondo patronati degli ultimi anni, dimostrando che la persona viene sempre prima dei freddi numeri. “Non ci sottraiamo alla necessità di mettere nero su bianco i conti in nome della trasparenza, ma ci sembra fondamentale anche dare non solo un costo ma un valore ad ogni nostra scelta e strategia, rimettendo al centro la persona”, ha commentato il presidente del patronato, Domenico Pesenti.

 

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