Metalmeccanici in piazza per il contratto

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Metalmeccanici in piazza per il contratto

A Torino la manifestazione provinciale con il comizio conclusivo del segretario Fim Cisl Ferdinando Uliano

Metalmeccanici ancora in piazza per il contratto. Nell’ambito delle iniziative regionali e territoriali che si sono svolte in tutta Italia per ottenere la riapertura della trattativa con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, si è svolta, a Torino, una manifestazione provinciale con il comizio conclusivo del segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano. A fianco dei metalmeccanici anche i segretari generali di Cisl Torino e Piemonte, Giuseppe Filippone e Luca Caretti, che hanno partecipato alla manifestazione sotto la Mole.

Il corteo, partito da piazza Arbarello, nel centro città, con lo slogan ‘Senza contratto si sciopera: per il salario, per l’orario, per la sicurezza, per la solidarietà, per la ripresa della trattativa’, ha attraversato corso Siccardi e Corso Galileo Ferraris ed è arrivato sotto la sede dell’Unione Industriale, in via Fanti. Qui hanno preso la parola alcuni delegati e i segretari generali torinesi di Fim, Fiom, Uilm, Rocco Cutrì, Edi Lazzi e Luigi Paone. I sindacati hanno denunciato ancora una volta lo stallo della trattativa con Federmeccanica e Assistal, chiedendo aumenti salariali certi e adeguati all’inflazione, maggiori tutele su sicurezza e diritti, e misure per contrastare la precarietà e ridurre l’orario di lavoro. A sostegno della vertenza dei metalmeccanici e degli scioperi restano confermati il blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutti i luoghi di lavoro. Sempre nella giornata di venerdì 28 marzo hanno incrociato le braccia anche i lavoratori che rientrano nel Ccnl Unionmeccanica-Confapi.

”Noi – ha detto alla manifestazione di Torino il segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, – non ci fermeremo di fronte all’irresponsabilità degli imprenditori. Stiamo chiedendo di riaprire il tavolo, sono undici mesi che abbiamo presentato la piattaforma. Non ci hanno risposto sulle questioni salariali e su quelle normative. È inaccettabile che il fronte imprenditoriale si comporti così nei confronti dei lavoratori che già soffrono la crisi nei vari settori a partire da quello dell’auto. Per noi diventa importante rispondere con un atto di responsabilità come il contratto nazionale che è uno strumento di coesione e serve a dare risposte precise e forti rispetto ai salari che vengono tagliati dall’inflazione”.

Con questa ultima mobilitazione sono 24 le ore di sciopero complessivamente realizzate dalle lavoratrici e dai lavoratori per riaprire la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

“Esprimiamo soddisfazione per la riuscita dello sciopero – hanno fatto sapere in una nota unitaria i segretari generali di Fim Fiom Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella al temine della mattinata di mobilitazione – e ringraziamo le delegate e i delegati e tutte le lavoratrici ed i lavoratori che hanno dato una grande prova di partecipazione, forza e intelligenza di fronte alla rottura del tavolo di confronto con Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica. Nell’attuale contesto economico, industriale e sociale riteniamo necessaria una piena assunzione di responsabilità per rimettere al centro il ruolo e il valore dell’industria metalmeccanica. Il rinnovo del Ccnl è lo strumento fondamentale di difesa e rilancio del lavoro industriale e della nostra economia. Per queste ragioni riteniamo necessaria la riapertura della trattativa e la ripresa di positive relazioni industriali. Sarebbe irresponsabile in questo contesto continuare a negare il confronto contrattuale”.

Anche la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, ha espresso tutta la vicinanza della sua organizzazione sindacale ai metalmeccanici in sciopero per il rinnovo del contratto.

“Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici – ha affermato la leader Cisl Fumarola – che scioperano in tutta Italia per il rinnovo del contratto nazionale. È inaccettabile che, dopo mesi di trattative interrotte, Federmeccanica e Assistal continuino a ignorare legittime richieste sindacali. Il contratto collettivo è fondamentale per adeguare i salari al costo della vita, migliorare le condizioni di lavoro, generare e redistribuire crescita garantendo maggiore sicurezza, soprattutto negli appalti. Rifiutarsi di rinnovare significa mortificare la dignità, il valore e il ruolo di chi, ogni giorno, contribuisce alla crescita del Paese in settori strategici. Chiediamo con forza la riapertura immediata del tavolo negoziale. Serve responsabilità. Serve rispetto. È ora di dare risposte concrete ai metalmeccanici”. (Da ConquistedelLavoro.it)

Rocco Zagaria

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