Ok all’intesa per la stabilizzazione di 63 lavoratori in somministrazione impiegati nella Città della Salute di Torino

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sindacato Cisl somministrati in piazza Ok all’intesa per la stabilizzazione di 63 lavoratori in somministrazione impiegati nella Città della Salute di Torino

Il 16 luglio la FeLSA Cisl Piemonte, insieme a Nidil Cgil e Uiltemp Uil territoriali,  ha firmato l’intesa con la direzione della Città della Salute di Torino  per la stabilizzazione di 63 lavoratori in somministrazione dipendenti dalle Agenzie di Lavoro.
“L’intesa raggiunta anche con l’Azienda Sanitaria è un primo passo verso il riconoscimento del lavoro e della qualificata professionalità con cui tutte le lavoratrici e i lavoratori hanno contribuito in questi anni a garantire il funzionamento dei Servizi Pubblici”, commenta Alessandro Lotti, Segretario generale FeLSA Piemonte.

A. Lotti, Segretario generale Felsa Cisl Piemonte

Nel dettaglio il personale interessato è composto da 41 dipendenti amministrativi e 22 operatori del servizio unico d’emergenza del 112.
L’accordo prevede anche che entro il 2020 possano essere definiti percorsi di stabilizzazione diretta con l’azienda utilizzatrice, attraverso procedure concorsuali finalizzate a valorizzare, con apposito punteggio, l’esperienza professionale maturata con lavoro flessibile presso la stessa amministrazione.
Questa buona notizia se ne aggiunge ad un altra, visto che nei giorni giorni scorsi, sempre nella Città della Salute torinese, le organizzazioni sindacali hanno firmato un accordo  sull’aumento salariale per 6000 dipendenti, nell’arco di un triennio.
“A fronte di un quadro normativo che non dà risposte adeguate alla precarietà lavorativa  – aggiunge Lotti –  l’intesa sottoscritta tra le parti riconosce quindi un diritto aggiuntivo verso la stabilità e la continuità occupazionale, attraverso il rinnovato contratto nazionale della somministrazione e la sottoscrizione di un accordo quadro di secondo livello per la stabilizzazione in somministrazione”.

La FeLSA Cisl da tempo è impegnata a tutelare i lavoratori in somministrazione impegnati nella pubblica amministrazione e nella sanità. Due recenti sentenze hanno infatti sancito, come sempre sostenuto da CISL FP e FeLSA, il diritto dei lavoratori in somministrazione di accedere ai concorsi riservati banditi dalle Aziende del Servizio Sanitario Nazionale e di vedere riconosciuta l’anzianità di servizio per gli anni lavorati con questa tipologia di contratto (art. 20, co. 1 e 2, D.Lgs. N. 75/2017, cd. “decreto Madia”).

Per questo le due federazioni cisline stanno incalzando le Regioni e le singole Aziende affinché venga prevista tale opportunità, oltre a chiedere con fermezza la modifica delle Linee guida regionali già in essere: in questo modo si potrà porre rimedio ad una profonda ingiustizia operata dalla legge e dai conseguenti provvedimenti regionali nei confronti dei lavoratori somministrati (-> il volantino)
FeLSA e FP proseguiranno la propria mobilitazione fino a che non saranno riconosciute a tutti i lavoratori le anzianità di servizio e le medesime possibilità di accesso alle stabilizzazioni in atto.

P.Toriggia

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