Iniziativa Fim Cisl a Torino su immigrazione, Uliano: “Per una società migliore costruire ponti non muri”

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Iniziativa Fim Cisl a Torino su immigrazione, Uliano: “Per una società migliore costruire ponti non muri”
Questa mattina (sabato 29 marzo 2025), al Doposcuola di Porta Palazzo a Torino, la FIM nazionale insieme alla CISL e la FIM del Piemonte e Torino e all’Anolf ha consegnato i proventi della raccolta della vendita del calendario solidale 2025 (12.100 euro) alla responsabile del Doposcuola CasArcobaleno Fatima Zahra El Maliani. “Nuove generazioni un ponte tra presente e futuro”: questo il titolo dell’iniziativa, coordinata dalla giornalista de Il Sole 24Ore, Filomena Greco, che ha visto la partecipazione del sindaco di Torino Stefano Lo Russo, la responsabile del Doposcuola CasArcobaleno Fatima Zahra El Maliani e il segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano. Sono intervenuti anche il segretario generale della Cisl Torino Canavese, Giuseppe Filippone, la neo segretaria regionale Cisl, Cristina Maccari, il presidente di Anolf Piemonte, Paolo Pozzo e i segretari generali di Fim Torino e Piemonte, Rocco Cutri e Tino Camerano.
Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha sottolineato la necessità di cambiare rispetto alle modalità di accesso alla cittadinanza, e ringraziato la FIM CISL per aver sostenuto questo progetto dove le culture si incontrano senza la pretesa di mescolarsi, ma da questo incontro nasce una città migliore.”
Per il segretario generale Fim, Ferdinando Uliano: “Dobbiamo costruire ponti e non muri come sta facendo questo governo, le seconde generazioni sono un ponte tra presente e futuro e un’opportunità anche economica e sociale per il nostro Paese.” Il leader FIM Uliano, ha poi spiegato come la FIM e il sindacato, oltre ad essere soggetto economico e contrattuale, prova a farsi interprete in chiave sociale delle istanze e delle sofferenze degli ultimi, specie dei più piccoli e degli emarginati, per rappresentarli, tutelarli e dargli cittadinanza. È con questo spirito – ha sottolineato – che abbiamo pensato di sostenere il progetto del Doposcuola di Porta Palazzo portato avanti da Fatima El Maliani, dove molti bambini di nazionalità diverse hanno trovato una casa aperta capace di accoglierli tutti senza alcuna differenza. Un esempio di convivenza civile che il Paese e l’Europa dovrebbero prendere ad esempio. Davanti all’inverno demografico dell’Europa, e dell’Italia in particolare, il futuro sociale ed economico del nostro Paese e del continente europeo è legato sempre più a quelle ragazze e ragazzi nati in Italia da genitori non autoctoni”.

“Oggi – ha concluso il leader FIM – il paradosso è che nonostante queste ragazze e ragazzi siano parte integrante della società in cui vivono, dal punto di vista legale non vengono considerati cittadine e cittadini italiani. E come ha detto il sindaco, l’iter per avere la cittadinanza è lunghissimo e difficile, andrebbero cambiate le leggi. Lo Ius Italiae lanciato dal governo – dice Uliano – dovrebbe guardare a realtà come quelle del Doposcuola di Porta Palazzo dove si formano i cittadini del futuro anche se non hanno nonni italiani, si tratta di bambine e bambini nati in Italia o arrivati in Italia in tenerissima età e che sono parte integrante dell’Italia futura”.

 

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