INAS e CAF al centro del percorso formativo per i delegati dei servizi della Cisl Piemonte

Attualità
INAS i delegati dei servizi INAS e CAF al centro del percorso formativo per i delegati dei servizi della Cisl Piemonte

Le Giornate Formative per Rsa e Rsu della Cisl Piemonte su INAS e Servizio Fiscale.

Si è svolta  venerdì 13 aprile l’ultima delle giornate di formazione territoriali dedicate all’approfondimento sul Patronato Inas e rivolte a Rsu/Rsa e componenti dei Consiglio Generale di categoria.

La giornata fa parte di un percorso articolato, voluto dall’USR CISL del Piemonte e finalizzato al potenziamento delle accoglienze nelle nostre sedi e alla creazione dei delegati dei servizi Cisl. Durante lo scorso anno si sono svolti due moduli: uno sul Servizio Fiscale, l’altro su Storia e Valori distintivi della Cisl e comunicazione.

Una prima finalità di questi incontri formativi è quella di far conoscere meglio a delegati e attivisti i Servizi, di cui la CISL si è dotata per venire incontro alle esigenze di lavoratori e pensionati. L’altra è quella di far incontrare gli operatori dei servizi con rappresentanti di “prima linea”, per renderli più partecipi ai problemi presenti dei luoghi di lavoro.

Le giornate si sono svolte nell’ambito delle tre UST di Piemonte Orientale, Cuneo e Alessandria Asti, i partecipanti sono stati circa 70 provenienti da un po’ tutte le categorie.

Formazione INASAll’inizio della giornata Bruna Tomasi Cont della Segreteria USR CISL Piemonte ha illustrato il Vademecum dell’operatore, che raccoglie per ogni territorio: l’elenco di sedi e recapiti con orari e presenze; l’elenco dei servizi offerti con orari di presenza nelle diverse sedi e recapiti; infine, a seconda dei diversi servizi, la documentazione necessaria per lo svolgimento di ogni pratica. Di seguito è stata mostrata la funzionalità del sito “Fattore Tempo”, predisposto dalla First e dedicato alle politiche di genere, che raccoglie informazioni per ogni tipologia di prestazione familiare, spiegazioni sul diritto alla prestazione e modulistica.

La parte dedicata al Patronato è stata introdotta da Donatella Piazzale dell’INAS CISL Piemonte, che ha illustrato le diverse tipologie di prestazioni, di cui si occupa questo servizio: non solo previdenza, cioè pratiche pensionistiche, ma assistenza alla maternità, alla famiglia, disabilità, ricongiunzione per i lavoratori stranieri, infortuni sul lavoro, inidoneità, malattie professionali, disoccupazione, per elencare solo alcuni dei quasi 100 “prodotti” offerti. Spiegando la ragione per cui, per compensare trasferimenti statali dal Fondo patronati più rarefatti a questo vero e proprio servizio sociale, dopo più di 60 anni di assistenza gratuita a tutti i cittadini, anche l’INAS, come altri patronati, abbia previsto a partire dal gennaio 2018 un contributo per alcune prestazioni, inserite in convenzione con il Ministero del Lavoro, per i non iscritti al Sindacato.

In seguito per ciascun territorio l’operatrice INAS: Loretta Tappa per il Piemonte Orientale, Cristina Barbero per Cuneo e Silvia Levrero per Alessandria Asti, ha approfondito il tema della Contribuzione, mettendo in evidenza le cose essenziali da controllare sugli Estratti Contributivi Inps e sottolineando l’importanza di un controllo periodico per evitare la prescrizione di eventuali irregolarità, un approfondimento specifico sull’argomento è stato fatto per i lavoratori del pubblico impiego, perché per alcuni settori proprio questo anno scade il periodo di prescrizione. Altro argomento di approfondimento sono stati gli Assegni del Nucleo Familiare: a chi spettano, la documentazione e le tabelle.

Il pomeriggio è stato quasi interamente dedicato alla funzione di assistenza del patronato in caso di infortunio e malattia professionale, cosa poco conosciuta dai delegati. Ancora Donatella Piazzale ha spiegato come solo una minima parte delle pratiche di patronato siano rivolte a questo importante argomento, che riguarda appunto la salute e sicurezza sul lavoro e soprattutto la prevenzione, e come l’INAS, in collaborazione con i delegati, intenda estendere questa area di attività.

È necessario che i delegati divulghino nei luoghi di lavoro, la necessità di farsi assistere dal patronato fin dall’accadimento infortunistico, per tutelare il giusto riconoscimento del danno biologico e di un suo eventuale aggravamento, per questo INAS ha investito sulla presenza di una consulenza medico legale in tutte le sedi provinciali, che viene offerta gratuitamente.

Altro tema di collaborazione importante tra strutture sindacali di posto di lavoro e INAS è quello delle malattie professionali. Purtroppo la percentuale di non riconoscimento da parte di Inail è molto elevata è ciò è dovuto fondamentalmente a due ragioni.

La prima è dovuta al fatto che la manifestazione di alcune malattie avviene dopo lunghi periodi e le aziende o non sono più in attività o hanno modificato notevolmente i cicli produttivi, eliminando (per fortuna) sostanze o lavorazioni nocive.

La seconda è che, mentre per alcune di queste la presunzione di origine lavorativa è consolidata, quelle cosiddette “tabellate” ad esempio la ipoacusia (indebolimento dell’udito), per le altre ormai molto diffuse, quali le affezioni muscoloscheletriche o nervose: lombalgia, tunnel carpale ecc., l’onere di prova della causa di lavoro sia a carico del lavoratore, per cui a fronte di una richiesta di riconoscimento è prassi dell’Inail chiedere alle aziende se nel Documento di Valutazione dei Rischi sia presente questo rischio.

È quindi utile che i delegati, e in particolare quelli della sicurezza, siano attenti al verificarsi di una diffusione di disturbi alla salute dei lavoratori, nel verificare durante le riunioni con il medico competente e nelle documentazioni aziendali che tali rischi siano evidenziati.

Anche a questo scopo INAS ha anche predisposto un sito dedicato, che con pochi “click” segnala per i settori e per le mansioni, quali siano i possibili rischi presenti.

La giornata si è conclusa con la disponibilità di INAS a concordare con i delegati e attraverso le categorie iniziative congiunte, ad esempio campagne divulgative generali o di raccolta pratiche specifiche. Utili alla diffusione del servizio ma anche a caratterizzarci come rappresentanza e quindi funzionali alla crescita associativa.

Alessio Ferraris – segretario generale Cisl Piemonte/ Sergio Crosa – Staff formativo della USR CISL Piemonte

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